”Israele ha il diritto a difendersi”. E’ quanto hanno sostenuto molti degli iscritti alla Comunita’ ebraica di Roma, la piu’ antica della diaspora e la piu’ numerosa d’Italia, con telefonate fatte all’agenzia giornalistica Ansa.
C’e’ chi ha anche criticato il governo italiano e chi ha chiesto che ”sostenga Israele nel suo diritto alla difesa”.
”Chiedo al Governo italiano di sostenere Israele in quanto si sta soltanto difendendo dagli attacchi e non di denunciare lo Stato di Israele come terrorista”, ha spiegato un ebreo.
Un imprenditore, di origine ebraica, ha sostenuto che ”Israele ha il diritto di difendersi da invasioni e o sconfinamenti dagli estremisti armati che ne vogliono la cancellazione come gli Hezbollah illegalmente ospitati in un paese che si ritiene democratico come il libano pur essendo nei fatti vassallo della Siria. Mi rammarico come cittadino italiano di religione ebraica – ha aggiunto – che sia il governo italiano nella persona del ministro degli esteri D’Alema sia tutta l’Onu, a eccezione gli Stati Uniti, facciano menzione di una sproporzione dell’effetto di reazione di Israele senza dare alcun risalto alla causa di quanto sta avvenendo, che e’ stato lo sconfinamento con l’attacco alla pattuglia israeliana degli
Hezbollah e ancor prima l’ignavia del mondo intero occidentale che accetta gli Hezbollah nel Libano”.
”Rivendico il diritto di esistere dello Stato di Israele – ha detto una donna – e dichiaro il mio dissenso riguardo il comportamento del governo italiano e alle affermazioni e le
posizioni che sono state rivolte allo Stato di Israele”.