Il divorzio può anche non essere prossimo, ma la crisi è totale. La Rosa nel Pugno, il movimento politico messo insieme da Radicali e socialisti dello Sdi in vista delle elezioni politiche di aprile, sta per dissolversi. Se n’è parlato nella riunione della segreteria sabato decidendo poi di discuterne ancora giovedì prossimo.
I primi campanelli d’allarme si erano sentiti all’indomani della direzione nazionale di fine settembre. Pomo della discordia l’utilizzo del simbolo alle prossime elezioni amministrative: perplessi i Radicali, che ne reclamano la proprietà; a favo re i socialisti, che vorrebbero liste uniche con il simbolo della Rosa. Ma i dissapori all’interno del partito oramai sembrano andare oltre le ragioni «di lista», soprattutto perchè sull’utilizzo del simbolo, dice qualche esponente di partito, sembrava esserci un’apertura di Pannella.
«Qui andiamo avanti senza accorgerci che siamo già morti», è stato il commento di uno presente alla riunione della segreteria. Tanto che all’interno della Rosa nel pugno, già si comincia a interrogarsi sul futuro dei gruppi parlamentari alla Camera e al Senato. Come si collocheranno infatti i socialisti e i radicali eletti con la Rnp se prendessero strade diverse?