ROMA – «La pillola abortiva è soppressione di vita umana innocente». La condanna del cardinale Camillo Ruini alla sperimentazione della Ru-486 è totale. E arriva nell’intervento a tutto campo che il presidente della Cei ha fatto nella sua prolusione d’apertura dell’Assemblea dei vescovi ad Assisi, intervento che spazia dalla pillola abortiva alla Finanziaria. Ruini è anche intervenuto sulle parole di oggi del Papa, precisando che l’impegno della chiesa «a favore della persona umana» non è una forma di «ingerenza» ma un «contributo al bene autentico».
PILLOLA – In merito alla dibattuta questione dell’introduzione della Ru-486 che sta creando non poche problemi tra il Ministero della Salute e alcune Regioni che ne hanno autorizzato la diffusione (Toscana, Liguria e Piemonte), il presidente della Cei ha detto che il farmaco altro non è che «un ulteriore passo in avanti nel percorso a non far percepire la reale natura dell’aborto». L’interruzione volontaria della gravidanza, anche se causata dalla somministrazione di una semplice pillola e non da un intervento chirurgico, sottolinea il cardinale, «è e rimane soppressione di una vita umana innocente».
FINANZIARIA – Riguardo alla Finanziaria, se «non può certamente prescindere dall’obiettivo di contenere la spesa pubblica», ha detto Ruini, «ciò non deve comportare però una compressione dei fondi per il sostegno alle fasce più povere della popolazione, o ulteriori decurtazioni di quelli destinati alla cooperazione internazionale». Il presidente dei vescovi ha chiesto anche interventi «in particolare sulle grandi infrastrutture, che mettano il Mezzogiorno in condizioni di minor svantaggio rispetto alle altre aree del Paese». Circa il sostegno alle famiglie, ha chiesto di privilegiare «il sostegno alla nascita e al mantenimento dei figli», all’acquisto della casa e in genere «una politica famigliare capace di incidere seriamente sull’andamento demografico».