RADICALI ROMA

LAZIO: BILANCIO 2006, RELAZIONE NIERI APRE DIBATTITO IN AULA

Nella sua relazione, Luigi Nieri ha sottolineato tra l’altro che “Il bilancio 2006 è il primo bilancio dell’Unione, che dalla scorsa primavera governa la regione Lazio. È un bilancio nel segno della programmazione, della ripresa degli investimenti, della lotta agli sprechi, dello sviluppo e della coesione sociale. E’ un bilancio frutto di un lungo lavoro di ascolto delle parti sociali e delle istituzioni locali. E’ un bilancio solido, attentamente vagliato, discusso e condiviso, con una ossatura diversa dal passato, con una spina dorsale che attraversa tutti i temi e tutte le province, con uno sguardo che va oltre l’anno in corso e si rivolge al prossimo triennio. È un bilancio che ha visto nelle organizzazioni sindacali un partner importante. E’ il primo bilancio costruito intorno a una partecipazione diffusa. È l’ultimo bilancio che viene approvato dopo il 31 dicembre. Infatti da ora in poi – e questo è il frutto del lavoro puntuale e di qualità svolto dalla Commissione Bilancio – , con una vera e propria rivoluzione di metodo, le scadenze saranno rigorosamente rispettate”. Nieri ha poi aggiunto: “Il disavanzo ereditato nel settore della sanità costituisce una minaccia ai servizi essenziali e allo sviluppo equilibrato della nostra Regione. E’ fonte di accumulazione di debito. Un disavanzo pregresso che il Governo ci ha impedito di colmare con azioni a copertura pluriennale. Pertanto motu proprio in questo Bilancio abbiamo posto le premesse per raggiungere l’obiettivo storico del pareggio entro il 2008”. Entrando nel merito di alcune questioni, Nieri ha rilevato che “Il controllo della spesa sanitaria è indice di trasparenza amministrativa, responsabilità e moralità politica. L’assenza di controllo è equivalente a una forma di corresponsabilità. L’intervento in Aula del Presidente Marrazzo si muoveva proprio in questa direzione. L’alto dibattito consiliare che ne è conseguito è indice di quanto oggi sia importante restituire centralità al rapporto tra economia, etica e politica, fra loro inscindibili.
Il nostro bilancio si muove in questo solco. E’ un bilancio caratterizzato dalle 5 “E”ossia economia, etica, equilibrio, ecologia, equità”.
Economia: è un bilancio che rilancia l’economia e che fa economie. Il bilancio 2006 è un bilancio armonico tra spese correnti e spese in conto capitale. Per il 2006 prevede stanziamenti per 13,5 miliardi. Le spese correnti ammontano a 9,8 miliardi. Le spese in conto capitale ammontano a 3,7 miliardi. Le entrate finali ammontano a 12,1 miliardi di euro.
Etica nell’economia significa non guardare brutalmente ai numeri ma guardare alle persone anche quando si programmano piani triennali di sviluppo economico.
Equilibrio: stiamo cercando di ristabilire un nuovo equilibrio tra Giunta e Consiglio. Vogliamo consolidare un canale di consultazione e coinvolgimento sistematico del Consiglio per tutte le decisioni in ambito economico.
Ecologia: la costruzione di nuovi impianti di depurazione nella Provincia di Viterbo. La previsione di interventi per il contrasto idrogeologico dei laghi. La realizzazione di percorsi ciclabili in vari comuni. Sono questi alcuni interventi che qualificano ecologicamente il nostro bilancio. Un bilancio è ecologico se tiene conto dell’ambiente di vita delle persone, dello stato di salute psicofisico delle stesse, dei bisogni di partecipazione.
Negli ultimi giorni la questione energetica nonché il futuro della centrale di Civitavecchia sono ridiventati snodo centrale del dibattito politico regionale e nazionale. Noi nel Lazio vogliamo sostenere con congrue risorse lo sviluppo delle energie alternative, sicuri che le energie pulite garantiscono energia e non provocano danni alla salute delle persone. L’ambiente è per noi una priorità di azione politica.
Equità: è un bilancio equo. Non contiene alcuna manovra fiscale. È un bilancio solidale. 9 milioni sono pevisti per la cooperazione tra i popoli nonché un sostegno congruo al mondo dell’altraeconomia.
Nonostante gli iniqui tagli del governo centrale, sono previsti interventi per garantire il diritto allo studio e un adeguato sostegno alle università del Lazio. Nel Bilancio vi è un programma quantificabile in 20 milioni di euro per l’edilizia scolastica. Inoltre sono stanziati 10 milioni di euro per la rivalutazione architettonica dei centri storici dei piccoli comuni nonché 3 milioni di euro nel solo 2006 per favorirne l’associazione e lo sviluppo socio economico. 2 milioni vengono stanziati per gli investimenti delle comunità montane. 10 milioni per un nuovo programma di manutenzione delle strade ex Anas. Nel Lazio vi sono piccoli paesi e grandi città, mare, montagne, laghi, siti storici e archeologici. Roma traina il Lazio e il Lazio deve trainare Roma.
La solidarietà si costruisce anche investendo risorse significative nell’inclusione sociale. Le barriere architettoniche sono per i disabili ostacoli alla vita sociale, economica e civile. Ben 6 milioni di euro sono stati stanziati per la loro rimozione e per favorire la vita quotidiana dei portatori di handicap.
Infine vi è il raddoppio delle risorse da destinare ai bandi per iniziative culturali e il rilancio dell’industria cinematografica. Un bilancio equo è un bilancio capace di distribuire equamente le proprie risorse a garanzia dei diritti fondamentali delle persone. E i diritti culturali sono interdipendenti con i diritti sociali, economici, civili e politici. Investire nella cultura significa investire in una società più aperta e più coesa, capace di riconoscere nel meticciato un valore e non un problema.
Noi vogliamo che il bilancio 2006 dia forma all’economia e alla società del Lazio e le caratterizzi per essere una economia e una società attente ai numeri solo in quanto ad essi corrispondono persone in carne ed ossa, con i loro bisogni e i loro diritti inalienabili.