RADICALI ROMA

LAZIO: BILANCIO 2006; REPLICA NIERI, DIBATTITO IN AULA (seconda parte)

Il fatto di aver scelto l’esperienza della partecipazione nulla toglie all’Aula del Consiglio –ha detto Nieri”, parlando di fase sperimentale e ripercorrendo le tappe della partecipazione di cittadini, istituzioni, associazioni all’elaborazione del Bilancio nelle province del Lazio. “Questo Bilancio guarda con grande attenzione alle vicende sociali e tra queste anche alla casa: riconfermo che ci sono 58 milioni di euro in più rispetto al 2005. Ritengo che questo Bilancio mostra una grande attenzione all’ambiente ed è un Bilancio innovativo”. Nieri ha escluso che si tratti di un Bilancio ‘romanocentrico’ e che sia privilegiata la provincia di Roma rispetto alle altre province del Lazio.

Gargano (Gruppo Misto): bilancio evasivo ed elettorale
Secondo Giulio Gargano (Gruppo Misto), “alle cinque ‘E’ di Nieri ne andrebbero aggiunte altre due per i termini ‘evasivo’ ed ‘elettorale’. La precedente Giunta ha realizzato l’informatizzazione delle Asl e il Recup, il centro unico di prenotazione regionale”. Gargano ha criticato anche sull’edilizia residenziale pubblica, sui trasporti e sulle opere pubbliche, in particolare quelle stradali.

Luciani (Prc): progetto politico ambizioso
Di diverso avviso Enrico Luciani (PRC), per il quale “questo Bilancio dà risposte proprio in tema di infrastrutture, anche portuali”. Luciani ha rilanciato anche la necessità di “riscrivere il Piano energetico regionale” e ha contestato le scelte dell’Enel nell’area Civitavecchia-Montalto di Castro. “Il Bilancio 2006 è un lavoro nuovo, un lavoro diverso, un progetto politico ambizioso che porteremo avanti con tenacia”.

D’Ambrosio: bilancio ‘romanocentrico’
Raffaele D’Ambrosio (Forza Italia) ha contestato il DPEFR e il Bilancio, “un testo che è chiaro solo all’assessore, è sintetico perché dice poco o nulla, è innovativo perché ricco di fantasia, un testo frutto di una cultura naif”. Per D’Ambrosio il Bilancio è ‘romanocentrico’ e ha ricordato le scelte compiute dalla precedente Giunta che hanno posizionato il Lazio tra le prime Regioni d’Italia per crescita economica e occupazione.

Colagrossi (IdV): garantire i diritti di tutti
Giovanni Loreto Colagrossi (Italia dei Valori) ha invece sottolineato tra le positività del Bilancio la partecipazione e l’aumento di 58 milioni di euro rispetto al 2005: “E’ un Bilancio che, nonostante i tagli effettuati dalla Finanziaria dello Stato, ridistribuisce risorse senza ulteriori prelievi dalle tasche dei cittadini e che segna una netta linea di demarcazione, nel senso della discontinuità, con il passato, dove equità e solidarietà garantiscono i diritti di tutti”.

Brancati (Gruppo Misto): sostegno allo sviluppo del turismo
Antonietta Brancati (Gruppo Misto) ha detto di condividere l’impianto complessivo del Bilancio ed ha sottolineato in particolare il sostegno che va dato a settori come il turismo che “grazie all’ottimo lavoro delle Giunte Veltroni e Gasbarra, ha avuto un incremento in controtendenza con il resto del Paese”. Brancati ha posto poi l’accento sul tema della sicurezza e sulla necessità di “vigilare, perché ci sono territori nella regione particolarmente esposti alle infiltrazioni delinquenziali”.

Cicchetti (An): chiarezza sull’energia
Antonio Cicchetti (An) ha incentrato parte del suo intervento sulla Sanità e sui recenti scandali che hanno coinvolto alcune Asl, ma anche sulle scelte da compiere per abbattere liste di attesa e intasamento dei pronto soccorso. Ma ha parlato anche dei trasporti e dell’economia, rilevando che sull’energia “non c’è una politica concorde, unanime, serena, scientificamente fondata e distinzioni si sono verificate anche nella vicenda di Civitavecchia”.

Ponzo (Ds): ascoltare i cittadini, risolvere i problemi
Carlo Umberto Ponzo (DS), nel rilevare la necessità di colmare ritardi nell’economia, nelle infrastrutture e nell’innovazione e ricerca, ha detto: “Il Bilancio è sicuramente importante, non soltanto dal punto di vista dei contenuti, ma anche nel merito e nel metodo: è stato positivo ascoltare le esigenze dei territori ed essere riusciti a fare la sintesi e dimostrare capacità decisionale in alcune scelte di fondo per risolvere i problemi”.

Cirilli (An): scelte coraggiose per l’ambiente
Critico invece l’intervento di Fabrizio Cirilli (AN), che ha contestato l’impostazione stessa del Bilancio nonché alcuni temi specifici. In materia ambientale, ad esempio, la lamentato la mancata scelta di dotare Aprilia di un depuratore adeguato, “una città di 70 mila abitanti che inquina i due terzi del nostro litorale” e ha espresso contrarietà a ipotesi di commissariamento dell’ARPA.

Peduzzi (Prc): uscire dalla settorialità
Ivano Peduzzi (PRC) ha insistito soprattutto sull’aspetto politico del Bilancio: “Le cinque ‘E’ costituiscono il senso complessivo dell’azione che l’assessore ci ha fatto, è una cornice che può e deve aiutarci a mettere in connessione, in un’ottica di programmazione, scelte che spesso hanno rappresentato il limite della settorialità, della subordinazione, con Istituzioni che a volte sono soggiogate al mercato e al liberismo”.

Perilli (Ds): bene le scelte per l’agricoltura
Mario Perilli (DS) nel condividere le scelte operate dalla Giunta con il Bilancio sia in tema di infrastrutture sia in agricoltura, specialmente con la legge sui distretti rurali, nonché con quella sull’agriturismo e sul turismo rurale. “Mi auguro –ha aggiunto- che in questa nostra finanziaria ci sia una norma che dà competenze e poteri ai Comuni e alle Province per quanto riguarda l’urbanistica”.

Augello (An): discutere nel merito delle cose da fare
Andrea Augello (AN), già assessore al Bilancio nella Giunta Storace, parlando delle linee generali, ha detto: “La verità è che dobbiamo uscire da un racconto propagandistico. Quando parlo della maggioranza, non intendo tutta la maggioranza, ma alcuni settori e alcune parti, perché ve ne sono altre che mi sembrano più mature e consapevoli”. Augello ha ripercorso anche le fasi della presentazione e dell’esame dei bilanci delle Asl, dei ritardi e delle scelte operate dalla Giunta precedente e da quella attuale: “Io penso che noi potremo lavorare davvero meglio se comprendessimo che quest’Aula era e deve tornare ad essere un luogo nel quale si discute di quello che questo Governo vuole fare realisticamente, e soprattutto di quello che questo Governo sa fare”.

Di Carlo (Margherita): le linee del bilancio per lo sviluppo
Mario Di Carlo (Margherita) ha spiegato il meccanismo del vaucher dato agli anziani, in rapporto al cosiddetto bonus bebé: “Sono meccanismi che non ci piacciono e che non appartengono alla nostra cultura. Nessuno vuole togliere niente, agli anziani li daremo, ma dicendo che non siamo d’accordo su questa tipologia di intervento”. Di Carlo, dopo aver contestato la posizione dell’Enel su Civitavecchia, ha dato una lettura più politica alla parte normativa del Bilancio: “Lì ci sta molto di più della cultura politica e della prospettiva che vogliamo dare in questa esperienza di governo, che nella parte degli investimenti. Le norme sono un anticipo di quel che intendiamo fare nei prossimi anni per lo sviluppo di questa regione”.

Formisano (Udc): primo, tutelare i cittadini
Anna Teresa Formisano (UDC) ha sviluppato un ragionamento complessivo sul Bilancio e sulle scelte che lo hanno motivato la Giunta: “Quando di taglio agli sprechi parla il Governo nazionale si dice che vuole punire gli Enti locali,
quando invece ne parla la Giunta si vuole far credere che si governa spendendo i soldi oculatamente. Io sono di quelle persone che fanno politica avendo al primo punto quello della garanzia del rispetto della tutela dei cittadini, ma è importante anche il rispetto dei ruoli e delle competenze”, lamentando la mancata risposta della Giunta ad una interrogazione.

Ciocchetti (Udc): emendamenti migliorativi, non ostruzionistici
Luciano Ciocchetti (UDC) ha esaminato il Bilancio nei singoli settori, dalla Sanità all’Urbanistica alla Casa alle infrastrutture, motivando gli emendamenti presentati dal suo gruppo: “Si tratta di emendamenti e subemendamenti di merito e non di ostruzionismo, sui quali vogliamo ragionare con la Giunta in Consiglio regionale, per offrire un’opportunità di cambiamento di una manovra che mi sembra ancora in fieri, che non identifica l’anima politica della vostra coalizione e che non risolve e non affronta i problemi di sviluppo di questa regione”.

Fichera (Lista Marrazzo): affrontare i nodi politici
Daniele Fichera (Lista Marrazzo), dopo aver risposto ad una serie di rilievi di esponenti dell’opposizione, ha fornito la sua chiave di interpretazione politica: “Noi siamo la rappresentanza di una comunità, la nostra capacità di cambiare questo territorio è ancorata alla nostra capacità di rappresentarlo”. Per Fichera, gli atti amministrativi andranno avanti come devono andare, ma sui nodi politici, “questa maggioranza e la sua leadership hanno le spalle abbastanza larghe per poterli affrontare. Questa forse è una novità per qualcuno, ma non per la maggioranza dei cittadini del Lazio che questa maggioranza e questa leadership hanno votato poco meno di un anno fa”.

Rampelli (An): no al precariato
Fabio Rampelli (AN) è intervenuto punto per punto sulle varie materie toccate dal Bilancio, dalla questione energetica alla sanità, offrendo la collaborazione a risolvere i problemi, se da parte della maggioranza ci sarà la volontà. Ad esempio, sulla realtà del lavoro precario, “abbiamo la disponibilità –ha detto Rampelli- di una collaborazione serrata per portare a sanatoria questa anomalia, per stabilizzare il lavoro precario in questa Regione”. Rampelli ha criticato le scelte operate sulla carta senior, sui vaucher e sui ticket sui farmaci.

Parroncini (Ds): un futuro migliore per i cittadini del Lazio
Giuseppe Parroncini (DS) ha motivato l’intera ‘filosofia’ che ha ispirato il Bilancio, parlando della situazione economica complessiva del Paese che vede un impoverimento delle famiglie: “Abbiamo fatto scelte importanti sui servizi sociali, non tagliando, nonostante i mancati trasferimenti del Governo nazionale. Bisogna poi invertire la tendenza, nel mercato del lavoro, dei contratti precari: dobbiamo stabilizzare il più possibile, dobbiamo svuotare i bacini del precariato”. Parroncini ha poi parlato delle scelte operate per l’innovazione e la ricerca, per la scuola e per l’ambiente e, rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza e di opposizione ha concluso: “Spero che almeno una cosa ci unisca: l’amore per la nostra regione, l’ambizione di vederla crescere e prosperare e, soprattutto, la speranza in un futuro migliore per tutti i cittadini di questa regione”.