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Lazio: bilancio 2006, respinto emendamento su coppie di fatto


LAZIO; BILANCIO 2006, RESPINTO EMENDAMENTO SU COPPIE DI FATTO

Si sta per arrivare alla votazione finale sulla finanziaria e sul bilancio di previsione 2006, al termine di una lunga seduta che si è avviata ieri mattina e si sta concludendo in queste ore. Frattanto il Consiglio ha esaminato gli emendamenti presentati dalla Rosa nel Pugno su cellule staminali e ‘nuclei di convivenza’, anche detti ‘coppie di fatto’.

Lo scoglio superato questa mattina è stato quello sulla ricerca di base sulle cellule staminali. E’ stato approvato un emendamento nella formulazione proposta dall’assessore alla sanità Augusto Battaglia che parla di cellule staminali, senza specificazioni se ‘embrionali’, ‘provenienti da cordone ombelicale’ o ‘adulte’.

L’estensione dei diritti alle coppie di fatto, argomento che aveva tenuto banco da giorni nel dibattito politico, è compresa in un articolo proposto da Donato Robilotta, Rapisardo Antinucci e Giuseppe Celli, tutti della Rosa nel Pugno, e illustrata in Aula da Robilotta, che ha invitato i consiglieri ad esprimere un voto in base ai propri convincimenti personali e in assoluta libertà. “Questo emendamento non toglie, ma aggiunge alla legge sulla famiglia” – ha detto Robilotta.

Angelo Bonelli (Verdi), ripercorrendo alcune vicende della precedente legislatura, ha richiamato “il valore della coerenza in politica, cosa che appartiene alla coalizione di centrosinistra, sia quando era all’opposizione, sia adesso che governa la Regione Lazio”. Giuseppe Celli (Rosa nel pugno) ha parlato di ‘modernità’ di questa norma e della necessità di “superare timidezze e di uscire allo scoperto: non si parla di Pacs, ma di estensione di diritti”. Luciano Ciocchetti (Udc), parlando a nome di tutta l’opposizione, ha ricordato che “la famiglia è il nucleo centrale della nostra società e della nostra civiltà. E’ un errore inserire questa norma nell’ambito della legge sulla famiglia e per questo voteremo contro”. Wanda Ciaraldi (Udeur) ha detto che “la famiglia è un valore, prima di un credo, e non può essere confuso con altre forme, che pure hanno diritti, ma si commetterebbe un errore”. Fabio Desideri (Lista Storace) ha anch’egli difeso il concetto di famiglia e la legge sulla famiglia. Per Piero Marrazzo, “questa coalizione sta difendendo la Costituzione in tutte le sue parti, ma devo ricordare che non c’è bisogno dell’emendamento presentato da Robilotta. Non ci stiamo a garantire unioni sulle quali non abbiamo competenza, ma abbiamo competenza per garantire i diritti di tutti. L’obiettivo della coalizione è quello di intervenire per persone che sono in difficoltà e che non possono essere garantite dalle leggi esistenti. Non vogliamo che questo bilancio sia ricordato per un contrasto di posizioni. Ci saranno altre sedi dove affrontare tali temi, non è questa la sede. Non posso accettare che si possano creare squilibri, che ci possa essere un voto che divide”. Marrazzo, parlando a un’Aula pressoché piena, nonostante le molte ore di seduta continuativa, ha invitato Robilotta e Celli a ritirare l’emendamento. Giuseppe Celli ha risposto che “non vogliamo mancare di rispetto, ma non possiamo ritirare l’emendamento”. Posto ai voti, l’emendamento è stato respinto. 83/Ntr/ac/2006