RADICALI ROMA

Lazio, seconda regione del Pd, incorona Veltroni

Code lunghissime, seggi chiuse oltre tempo e schede elettorali esaurite. La carica dei 200mila ha incoronato il suo sindaco Walter Veltroni a nuovo leader del Partito Democratico. I romani Hanno votato in massa alle elezioni primarie e nella circoscrizione Lazio 1 (che abbraccia la città e pochi altri centri), 33 sezioni scrutinate, attribuiscono l’84% delle preferenze a Nicola Zingaretti e l’82% a Veltroni. A piazza di pietra il comitato elettorale lo accoglie con un boato in nottata, mentre a le casse suonano le note di ”Mi fido di te”, canzone di Jovanotti scelta per concludere il discorso del leader del Pd e che Veltroni scelse anche nella campagna elettorale che lo portò alla seconda volta da sindaco di Roma.

IL LUNGO GIORNO – Tampinato dalla stampa, Veltroni ha vissuto ieri 24 ore lunghe almeno un secolo. La lunga marcia è iniziata con la celebrazione di un matrimonio di due giovani romani. A mezza mattinata è tempo di fare un salto al seggio di piazza Fiume con la moglie Flavia e le figlie Martina e Vittoria. ”Flavia hai prelevato?” chiede il sindaco-candidato, ansioso, alla moglie. E lei, che si è dimenticata, fa una corsa al bancomat più vicino per passargli poi 100 euro da versare per il contributo-voto. Intanto, arriva qualche telefonata: sono i primi dati sull’affluenza, ”entusiasmanti”, si lascia scappare sorridendo, ”ma è presto e io sono una persona prudente”. Poi ci ripensa: ”Questa per me è la cosa più importante, più vera di questa giornata. E’ un segno di speranza sapere che centinaia di migliaia di persone sono uscite di casa per andare a votare un partito non avendo l’obbligo di farlo”.
Nel pomeriggio è tempo di riti: Veltroni rientra a casa e vede in tv la partita di basket dove la Lottomatica Roma, di cui è tifosissimo (perde per un punto con Biella). Finita la pausa l’ancora futuro leader va a piazza di Pietra, dove si è trasferito il suo comitato elettorale, per attendere l’esito delle primarie. Quando arriva la sorpresa è grande: Veltroni porta a casa il 76% delle preferenze a livello nazionale e oltre l’80% nella Capitale, mentre a votare sono stati in tre milioni in tutta Italia. Soddisfatto fino alla commozione, il sindaco capitolino parla della “realizzazione del sogno politico di una vita”.

L’OPPOSIZIONE – ”Prendiamo atto della sicura vittoria di Walter Veltroni a segretario del Pd e gli facciamo i nostri auguri, ma contemporaneamente gli chiediamo di dimettersi da Sindaco di Roma”. Non fa giri di parole il presidente della Federazione di Roma di An Gianni Alemanno e chiarisce: “I due incarichi sono oggettivamente incompatibili e la città di Roma non deve pagare il prezzo di questa incompatibilità”.