RADICALI ROMA

Le imprese del Lazio all'assalto della Cina

Lazio parte alla conquista del nuovo mercato cinese: “Il viaggio in Cina, sostenuto da 35 imprese e 108 imprenditori assieme al Governo, dimostrerà che il sistema regionale fa parte del sistema Paese non con voglia di protagonismo”.
È quanto ha affermato il presidente della regione Lazio Piero Marrazzo: “Questa occasione servirà ad aprire una frontiera ancora oggi chiusa, per dimostrare che il Mediterraneo è molto più vicino alla Cina, in termini economici, di quanto si pensi”.
Marrazzo ha sottolineato la grandezza del mercato che si può ancora esplorare e facendo l’esempio del settore dei tour operator ha aggiunto che “si parla di un potenziale di 20 milioni di persone”.
“Questo viaggio – ha aggiunto il governatore – dà la possibilità di diventare attrazione di risorse e non solamente soggetti all’invasione del made in Italy che in realtà è made in Cina”.
E a proposito dell’itinerario del viaggio, la prima tappa sarà Nanchino, poi Guangzhou (Canton), in cui si tiene la Fiera delle piccole e medie imprese della quale l’Italia è ospite d’onore, quindi Shangai, che ospiterà il primo campus universitario italo-cinese, Tianjian, centro nevralgico del Nord e si concluderà il 20 settembre a Pechino, dove si svolgeranno le prossime Olimpiadi nel 2008 e dove il presidente del Consiglio Romano Prodi incontrerà il presidente cinese Hu Jintao.
“Siamo stati troppo spaventati dall’emergere della Cina. Non servono i dazi e il protezionismo, ma un’integrazione intelligente tra le nostre economie”. Sintetizza così Gianni Vernetti, sottosegretario agli Esteri con delega all’Asia, lo spirito della ‘missione’ che ha fatto volare nel Paese della Grande Muraglia una delegazione di Confservizi capitanata dal presidente Raffaele Morese al seguito del Governo, rappresentando il sistema confederale nel suo complesso sia dal punto di vista geografico che dei settori produttivi.
La proposta italiana alla Cina è molteplice: innanzitutto integrare gli interventi per reti infrastrutturali e opere di urbanizzazione, gestione di servizi urbani, conservazione e valorizzazione dei patrimoni storici, naturali e culturali, governance partecipativa delle trasformazioni insediative e gestione ambientale in un Paese che ogni anno realizza il 50 per cento dell’edilizia residenziale del mondo, costruendo per due miliardi di metri cubi.
L’importanza dell’evento è naturalmente la possibilità di firmare accordi economici importantissimi per la cooperazione finanziaria e per il supporto alle piccole e medie imprese, anche nel terziario, cercando di favorire l’immigrazione degli studenti cinesi in Italia (che preferiscono Francia e Spagna al Belpaese) e l’afflusso di turisti, perché “la quota dei cinesi è troppo bassa”, conclude Vernetti.