RADICALI ROMA

Lettera al Difensore Civico della capitale Ottavio Marotta

 

Egr. Dott. Ottavio Marotta,

come Lei ben saprà nel corso delle ultime due consiliature oltre 90 mila cittadini hanno sottoscritto dieci delibere d’iniziativa popolare presentate regolarmente agli uffici del Comune di Roma. Si tratta di uno sforzo democratico straordinario, di una chiara manifestazione della volontà dei cittadini di contribuire alle decisioni che riguardano il governo del proprio territorio, la difesa dell’ambiente, la salvaguardia del tessuto sociale. In otto casi, la delibera non è stata votata dal Consiglio comunale, in uno è stata approvata ma non ha avuto esecuzione e l’ultima è stata bocciata.
Quale “avvocato” dei cittadini di Roma, Le chiediamo di usare tutti gli strumenti di cui dispone per far rispettare all’assemblea degli eletti lo Statuto comunale, che all’articolo 8 comma 2 dispone che: “il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale si determinano, secondo le rispettive competenze, sul progetto di iniziativa popolare entro sei mesi dal deposito”.

Crediamo che solo il rigoroso rispetto delle regole possa costituire garanzia del funzionamento democratico della nostra comunità. Riteniamo perciò non più tollerabile che il Consiglio e la Giunta comunale eludano il termine imposto dallo Statuto, non determinandosi su tutte quelle iniziative popolari depositate da ben più di sei mesi, impedendo ai cittadini e all’opinione pubblica di conoscere le posizioni dei titolari di cariche elettive.
Lo Statuto del Comune di Roma all’art 14 comma 2, Le conferisce la possibilità di segnalare, anche di sua iniziativa, abusi, disfunzioni, carenze e ritardi dell’Amministrazione Comunale nei confronti degli appartenenti alla comunità cittadina. L’eventuale proseguire della Sua inerzia rispetto alle gravi violazione in materia di delibere popolari, costituirebbe un fatto assai rilevante, tale da ledere in maniera definitiva la credibilità dell’organismo da Lei rappresentato, già minata dalle modalità di nomina seguite oltre che dal ripetersi costante di episodi quotidiani di illegalità diffusa nella vita del Comune.
Confidiamo, dunque, che Lei voglia intervenire per segnalare formalmente all’Amministrazione comunale l’urgenza di un suo rientro nella legalità, ed eventualmente utilizzare tutti gli strumenti a Sua disposizione per tutelare la volontà partecipativa di 90.000 cittadini romani.

 

 

 

Simone Sapienza, Coordinatore dell’iniziativa “Legalità e partecipazione”

 

Mario Staderini, Direzione di Radicali Italiani, Consigliere municipale della Rosa Nel Pugno

 

Massimiliano Iervolino, Segretario Radicali Roma