RADICALI ROMA

LETTERA RADICALIROMA AI CONSIGLIERI COMUNALI, PROVINCIALI E REGIONALI


Caro Onorevole,

la campagna di raccolta firme per l’abrogazione della legge sulla procreazione medicalmente assistita si è conclusa con una prima, grande vittoria del movimento referendario. Ora, però, ci tocca difendere i referendum dalla reazione del fronte antireferendario e dalle possibili pressioni sulla Corte Costituzionale volte a politicizzarne il giudizio.

Per farlo, occorre che ciascuno di noi faccia, fin da subito, tutto il possibile perché sia assicurato agli italiani il diritto di esprimersi in modo informato e consapevole su tutti e cinque i referendum nella prossima primavera. Ti chiediamo, innanzitutto, di sottoscrivere l’Appello promosso da Radicali Italiani e dall’Associazione Luca Coscioni che trovi in allegato.

Inoltre, ti chiediamo di partecipare alla costituzione di un ‘Comitato Referendario laziale’ aperto a tutti coloro che, indipendentemente dalle proprie appartenenze partitiche, vogliano promuovere il confronto assicurando ai cittadini la possibilità di votare.

E’ fondamentale, inoltre, il tuo aiuto alla costituzione di un ‘Fondo per i referendum’ che renda possibile l’acquisto di spazi pubblicitari nella cronaca romana dei quotidiani nazionali, al fine di garantire il massimo di informazione agli elettori della nostra regione. L’elenco dei finanziatori, che avranno voce su Radio Radicale, sarà pubblicato unitamente all’Appello.

Attendiamo fiduciosi una tua risposta.

COMITATO PER IL REFERENDUM

Un Comitato referendario laziale aperto a tutti i cittadini, gruppi, associazioni, movimenti politici che, indipendentemente dalle convinzioni, vogliano permettere ai cittadini di votare su tutti i quesiti referendari

A coloro che aderiranno al Comitato si chiede di contribuire alla difesa del referendum in particolare attraverso la promozione a livello locale del dialogo e del confronto sulla L. 40/2004. Per questo Le chiediamo di collaborare all’organizzazione di un’assemblea pubblica da tenersi entro la fine di dicembre e di coinvolgere in questa iniziativa coloro che ritiene possano essere interessati a raggiungere questo obiettivo.

La preghiamo di contattarci il prima possibile

FONDO PER IL REFERENDUM

I contributi saranno utilizzati esclusivamente per garantire ai cittadini il diritto ad essere informati sulla campagna referendaria, anche attraverso l’acquisto di pagine pubblicitarie nelle cronache locali dei quotidiani nazionali.

L’elenco dei finanziatori, che avranno voce su Radio Radicale, sarà pubblicato unitamente all’Appello.

Sarà possibile consultare direttamente sul sito dell’Associazione: www.radicaliroma.com i contributi versati, i nomi di coloro che avranno contribuito ed il costo degli spazi che si intendono acquistare in modo da poter essere costantemente aggiornati sullo stato del Fondo.

E’ possibile inviare da subito il proprio contributo con il bollettino allegato:

Radicali Italiani causale Associazione Radicaliroma, c/c n.27930015 – contributo minimo consigliato euro 150,00.

Grazie

Diego Sabatinelli 3473834382

Massimiliano Iervolino 3392500303

Associazione Radicaliroma c/o Radicali Italiani
via di Torre Argentina, 76 – 00186 Roma

fax ( Radicali Roma) 0668805396

PRIMI CONTRIBUTI:

dott. Giuseppe Morgia,
dott. Mauro Schimberni,
dott.ssa Giallonardo- 1.500,00 euro

dott. Giampiero Pepe – 500,00 euro

dott. Franco Lisi – 200,00 euro

APPELLO PROMOSSO DA RADICALI ITALIANI E DALL’ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI

Noi sottoscritti,

parlamentari, scienziati, ricercatori, amministratori locali, cittadini, di diverse opinioni ed appartenenze politiche e culturali, e di differente avviso anche nel merito dei grandi temi della fecondazione assistita, della ricerca scientifica, della libertà di cura, siamo uniti nel rivolgerci al Presidente della Repubblica -garante della Costituzione scritta e dei diritti degli italiani-, alla Corte di Cassazione, alla Corte Costituzionale, alle Camere, alle autorità di controllo e vigilanza sulle comunicazioni, affinché sia garantita ai cittadini la possibilità di esprimersi su tutti i referendum per i quali, nelle scorse settimane, sono state raccolte centinaia di migliaia di firme.

Come è già avvenuto a partire dalle prove democratiche su divorzio e aborto, al Paese sarà così nuovamente assicurata, la prossima primavera, non un’occasione di sterile conflittualità, ma uno di quei grandi e unificanti confronti, che nutrono le democrazie e rendono più saldo il tessuto civile.

Auspichiamo quindi che la legittima attività di produzione legislativa del Parlamento non sia volta ad impedire in extremis il pronunciamento popolare, eludendo i problemi posti dai quesiti referendari; che la Corte di Cassazione e la Corte Costituzionale assicurino, nel rispetto della lettera dell’articolo 75 della Costituzione, che gli italiani possano effettivamente pronunciarsi su tutti i quesiti presentati, facendo tesoro della seconda scheda -quella referendaria- loro assegnata dalla Carta Costituzionale; e che -dal Capo dello Stato alla Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai all’Authority per le garanzie nelle comunicazioni- siano concretamente garantiti il rispetto delle leggi scritte e il diritto di ogni cittadino ad essere correttamente e completamente informato, per giungere ad un voto libero e consapevole.