LETTERE-REFERENDUM PROPOSITIVI Il riformista pag.15 di Massimiliano Iervolino membro della Direzione Nazionale di Radicali Italiani La riforma del titolo V della Costituzione, avvenuta nel 2001, ha riconosciuto alle Regioni la possibilità di dotarsi di referendum non solo abrogativi, come accade a livello nazionale, ma anche di propositivi. Ciò lascerebbe pensare ad una vera “rivoluzione” democratica, ma purtroppo così non è. Infatti l’unica Regione a Statuto ordinario che ad oggi prevede l’uso della “seconda scheda propositiva” è il Lazio. Gli articoli 61, 62 e 63 del nuovo Statuto del 2004 prevedono la possibilità di entrambe le consultazioni referendarie, attraverso la raccolta e il deposito di 50.000 firme di cittadini residenti nella Regione Lazio. Noi radicali da circa tre mesi stiamo raccogliendo le sottoscrizioni su otto referendum regionali (quattro propositivi e quattro abrogativi) in materia di sanità, ambiente, rifiuti e diritti civili. Siamo storicamente attivatori di democrazia e proprio per questo, ora che si parla solo di federalismo fiscale e non di federalismo politico, ci prendiamo la responsabilità di utilizzare gli strumenti che lo Statuto ci concede.