RADICALI ROMA

«Libro blasfemo». E Ceccano brucia il Codice

  Sabato alle 12 in piazza del Municipio a Ceccano – paese portato recentemente alla ribalta da uno dei concorrenti dell’ultimo Grande Fratello, Fabiano Reffe (che nel corso del programma ha rivendicato sempre e orgogliosamente le sue origini ciociare) – nel corso di una manifestazione pubblica, sarà bruciata una copia del libro Il Codice da Vinci, giudicato «un volume blasfemo che offende gravemente Gesù Cristo».

 

 

 

«LIBRO BLASFEMO» – L’iniziativa è stata assunta da un comitato civico coordinato dai consiglieri comunali di minoranza Stefano Gizzi della Democrazia cristiana e Massimo Ruspandini di Alleanza nazionale. I promotori della manifestazione, in una nota, segnalano la necessità che «i cristiani reagiscano con forza e convinzione a questo orribile attacco alla persona santissima di Gesù Cristo» e denunciano il «tentativo operato dal libro e dal film di negare alla radice, con menzogne spudorate, i dogmi della nostra fede, riducendo il messaggio cristiano ad un thriller hollywoodiano».

 

 

 

«MESSAGGIO PESTIFERO» – La pubblica manifestazione di Ceccano, con la messa al rogo del libro di Dan Brown, vuole rifiutare il «messaggio pestifero che viene dal mondo del cinema, secondo cui si possono far soldi – e molti – oltraggiando Dio e la Sua santissima vita con calunnie irrepetibili».