RADICALI ROMA

Loris Rossi: noi abbiamo i maghrebini fatti in casa

Se i tumulti di Parigi vanno progressivamente scemando, non si placa la paura che in futuro possano essere le periferie italiane ad esplodere. Tuttavia, in pochi vedono analogie evidenti tra Napoli e la capitale francese, al di là dei condizionarnenti della criminalità organizzata. Aldo Loris Rossi, fresco di nomina alla direzione nazionale dei Radicali Italiani, invita a non accostare le due situazioni.

 

 

 

 A Parigi – spiega – c’è una periferia sovraurbanizzata: l’ile de France è divisa in otto dipartimenti, è poco pio piccola della Campania, ma ha undici milioni dì abitanti. Questo è uno dei fattori esplosivi». L’altro è ovviamente la consistente presenza degli immigrati nei quartieri periferici delle grandi città europee. «Sì, anche se alcuni sono immigrati di seconda o addirittura di terza generazione. E poi, a Napoli abbiamo i maghrebini fatti in casa – scherza -. Gli emarginati vanno a fare le scorrerie da Secondigliano al Vomero utilizzando la metropolitana”. Loris Rossi, docente di Progettazione architettonica presso l’università Federico II, punta il dito contro chi, in Italia, non è stato troppo attento alle politiche urbanistiche. ””Ora è esploso il caso di Parigi – spiega il professore – ma va detto anche che la Francia è avanti per quanto riguarda le leggi in materia di riqualificazione. C’e un testo di Raffarin approvato nel 2002 che potrebbe aprire la strada ad interventi massicci. Tra l’altro, la qualità dei loro edifici è sicuramente migliore: da noi c’è tanta spazzatura non antisismica, un problema gigantesco che non può essere risolto da piani regolatori “municipalistici” perché non tengono d’occhio la realta del territorio”.

 

 

 

 Anche per questo, l’urbanista non boccia la proposta del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla costruzione di abitazioni per i più poveri, ma propone un progetto alternativo.

 

 

 

 ”L’Italia è già troppo urbanizzata – afferma – e sarebbe più opportuno “rottamare”” gli edifici vecchi e sostituirli con altri più nuovi. L’alternativa è invadere la campagna e distruggerla. Si dovrebbe prestare piu attenzione a quello che già c’è prima di fare i progetti: in Campania ci sono 1300 vani vuoti, si censiscano e si utilizzino per alleggerire la zona vesuviana”.