Noi sottoscritti sosteniamo l’iniziativa nonviolenta del primo grande “SATYAGRAHA MONDIALE PER LA PACE”, non c’è Pace senza Giustizia, Libertà e Democrazia, volto a rapidamente promuovere e realizzare un’ALTERNATIVA alla minaccia di un prossimo tremendo conflitto che, divampando dal Medio Oriente, si estenda rapidamente al mondo intero.
Ogni giorno, ogni ora già confermano il carattere improvvisato, fragile, superficiale della “pace”, della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. L’Europa sembra rischiare di tornare alla sua storia, tragica e infamante dei suoi anni ’30 e ’40: in Medio Oriente sembrano prevalere le volontà di guerra più o meno “santa”, di intolleranza, di mortale inimicizia contro il mondo moderno e le sue fondamenta civili.
Quali che siano responsabilità e scelte degli uni e degli altri, occorre da subito impegnarsi per rendere inagibile l’obiettivo della eliminazione dello Stato e del popolo israeliani dal Medio Oriente (del quale costituiscono lo 0,2% del territorio e un po’ più dell’1% della popolazione). Tale obiettivo è oggi non più solamente ammesso, ma proclamato e propagandato dalla massima autorità dell’Iran e dal complesso Sistema di potere e di guerra Terroristico le cui forze e minacce sembrano aggravarsi ed estendersi con una capacità eversiva e distruttrice senza precedenti.
Questa tragedia, in corso da decenni e oggi al suo apice, è di stampo assolutamente fratricida, antropologicamente e culturalmente, gravissima patologia da curare subito con grande determinazione politica per affermare i valori umani e umanistici che hanno acquisito il carattere di diritti naturali storicamente acquisiti dall’umanità; e con fiducia nella natura e nella storia più profonde, radicate, vitali di questa parte del mondo.
La civiltà mediterranea, egizia, greco-romana, bizantina, infine laica e tollerante, ha visto nascere e affermarsi le tre grandi religioni monoteiste, l’ebraica, la cristiana, l’islamica, proprio in quel suo lembo di terra che oggi sembrerebbe dovere costituire il luogo e la causa di una possibile orrenda apocalisse civile e umana.
Occorre reagire subito. Europa continentale e Medio Oriente si compenetrano nella storia, attraverso i loro popoli mediterranei.
Israele è la testa di ponte più diretta anche dell’Europa continentale, del suo mezzo miliardo di persone, già oggi cittadini UE o dei Paesi candidati all’adesione.
L’UE e Israele hanno avuto, e hanno tutt’ora, la gravissima responsabilità: l’una, l’UE, di abbandonare la costruzione anche istituzionale di una grande Patria Europea, anima dei Trattati di Roma, sì da far temere al popolo europeo, il suo immiserirsi a “Europa delle Patrie”, estranea –questa– ai fondatori, agli Adenauer, ai De Gasperi, agli Schuman, e agli Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, prestigiosi ispiratori e esponenti del Federalismo Europeo; l’altra, Israele, di essersi rassegnata ad avere scelto un arroccamento nazionale e una politica strutturale di difesa, disperata quanto nobile, estranea oltretutto alla grande, iniziale, utopia sionista, umanista, socialista e liberale, essenzialmente tolstoiana, nonviolenta.
Di conseguenza il primo, STRUMENTALE obiettivo a disposizione del grande Satyagraha Mondiale per la Pace, sarà l’ingresso di Israele nell’UE, del suo naturale ricongiungimento immediato con la Grande Europa, continentale, baltica e mediterranea. In tal modo, l’attacco terroristico e militare a Israele sarebbe privato della forza dei suoi più reali motivi e dei suoi confessati obiettivi. Prodromo, premessa, dell’auspicabile ricongiungimento europeo, mediterraneo: con Turchia, con Giordania, Palestina e Libano democratici, fino al Maghreb, al Marocco…
Non esercitiamo così solamente il nostro diritto di sognare, e di coltivare il sogno dell’annuncio.
E’ per questo obiettivo che ci appelliamo ai democratici del mondo intero, ai suoi Parlamenti, al sistema delle Nazioni Unite che deve tornare a difendere e affermare i valori e le proclamazioni della sua carta costitutiva, al popolo che si è costituito e naviga in internet, la cui libertà sarebbe ulteriormente negata, piagata a nome delle esigenze di guerra e di sicurezza. Tale appello potrà essere raccolto, fatto proprio, vissuto nei giorni del Primo Grande Satyagraha Mondiale per la Pace, per la Vita del Diritto e il Diritto di tutti alla Vita; CONCRETA ALTERNATIVA all’altrimenti probabile, prossimo scatenamento di una guerra globale, senza confini geopolitici, etici, umani”.
Firma l’appello alla pagina: http://www.radicalparty.org/satyagraha_israel/form.php?lang=it