RADICALI ROMA

Perché non c’è alternativa alla messa a gara

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di Leone Barilli

Ormai mancano meno di due settimane al voto dell’11 novembre e il dibattito infiamma, se non sui media locali e nazionali, almeno per le strade e nei vari confronti semiclandestini che si stanno svolgendo un po’ in tutta la città.

È giusto fare il punto sul dibattito anche alla luce delle argomentazioni di chi invita a votare no, ma soprattutto sui dati dello stato del Tpl a Roma e in particolar modo sul servizio programmato, su quello effettuato e sulla domanda a partire dagli impegni assunti nei contratti di servizio dalle aziende che svolgono il servizio.

Offerta del servizio

Nel 2008 c’è stato il picco di milioni di Km-vettura offerti dal tpl nel suo complesso. Come riporta la tabella qui sotto, che si può ritrovare nella relazione annuale 2012 su Trasporti e Mobilità della Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma Capitale, il picco del 2008 ha corrisposto a un’offerta di 141,6 milioni di Km-vettura.

Km offerte relazione tpl 2012

Nel 2017 l’offerta complessiva è stata di  113.140 km-vettura come indica la tabella qui sotto. In poco meno di 10 anni progressivamente si sono persi 28,5 milioni di Km-vettura che corrispondono a un calo percentuale del 20%.

Produzione tpl relazione 2018

Se guardiamo ai contratti di servizio stipulati da Atac e Roma Tpl rispettivamente nel 2015 e nel 2010, scopriamo che Atac era impegnata per offrire 101 milioni di Km-vettura l’anno mentre Roma Tpl partendo da un’offerta di 28 milioni di Km-vettura aveva l’impegno di aumentare l’offerta fino ad arrivare a 30 milioni di Km-vettura nel 2018.

Primo dato: il combinato disposto dei due contratti di servizio disegnati dal Comune non prevedeva di raggiungere l’offerta del 2008, bensì ne prevedeva la riduzione di 10 milioni di Km-vettura.  

Quindi la riduzione di offerta è da un lato da addebitare all’amministrazione che ha previsto tramite i contratti di servizio un’offerta in calo, dall’altro dal mancato rispetto del contratto di servizio da parte di Atac.

Come la tabella qui sopra evidenzia molto bene, Roma Tpl ad anni alterni è in linea con il proprio contratto di servizio. Nel 2017 ha prodotto 750.000 km-vettura in meno di quelli programmati.

Art.6 contratto di servizio

Qui sotto l’articolo 2.1 del contratto di servizio di Roma Tpl

produzione roma tpl

Dalla semestrale del 2018 sappiamo che Atac ha fatto utili per 5 milioni di € a costo del taglio di ulteriori km-vettura. Il blogger MercurioPsi ha pubblicato su Diario Romano una tabella sulla produzione dei km-vettura reali del primo semestre 2018.

Mercurio Psi

Da questa tabella risulta che i Km-vettura prodotti nei primi sei mesi del 2018 sono poco più di 42 milioni. Esattamente la metà di quelli prodotti in tutto il 2017.

Ciò sta a significare che in regime di concordato, anche se questo andrà a buon fine, difficilmente Atac potrà non solo rispettare il contratto di servizio ma nemmeno recuperare quote di offerta che possano riportare questa ai dati del picco storico del 2008.

Chi propone di dare tutto il servizio di Trasporto pubblico locale ad Atac eliminando altri gestori, dovrebbe rispondere a questa semplice domanda: come può Atac tornare da sola ai fasti di un tempo in cui il servizio era suddiviso tra Trambus e Met.Ro? La risposta è: mettendoci più risorse. Pesanti iniezioni di denaro pubblico in una condizione già difficile per la casse capitoline dove gli investimenti ammontano alla misera cifra di 150 milioni di € l’anno.

Ma soprattutto vorrebbe dire un enorme sforzo finanziario assolutamente insostenibile per le finanze del Comune nel dotare Atac di quella flotta necessaria per passare da 84 milioni di Km-vettura a 141 milioni. Quasi raddoppiare la propria capacità di offerta.  

Parco mezzi

Parco mezzi

Il parco mezzi nel 2015, come rilevato dall’Agenzia nel suo rapporto annuale era di 2.175 vetture, di cui la metà non utilizzabile. Come possiamo leggere qui sopra nel 2009 il parco mezzi, quando l’offerta era molto maggiore, era addirittura di 2.836 vetture.

Parco mezzi 02

“Il parco-mezzi utilizzabile da Atac si attesta in media al 61,7% del parco in dotazione per il servizio di superficie (era 58,2% nel 2015) ed all’82,6% per il servizio metro (82,2% nel 2015). Il parco effettivamente utilizzato è invece pari rispettivamente al 53,1% (superficie) ed al 49,6% (metro) del parco in dotazione.”

Dalla relazione 2016 dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma Capitale.

Alla luce di questi dati Atac per poter da sola soddisfare un’offerta per lo meno equivalente a quella del 2008 dovrebbe come minimo comprare 1000 nuovi autobus se non, in due tre anni, rinnovare completamente la flotta.

È di tutta evidenza che il nuovo bando lanciato recentemente dall’amministrazione insieme a Consip per l’acquisto di 230 nuovi bus del valore di circa 185 milioni di € complessivi, di cui quasi la totalità a gasolio, è del tutto insufficiente ai fini di ampliare l’offerta di trasporto pubblico e forse consentirà ad Atac di sostituire altrettante vetture per consolidare i risultati del 2017 che, come visto in precedenza, non corrispondono al contratto di servizio e ancora meno alla domanda di trasporto pubblico necessario alla città.

Per dotare Atac di almeno 1000 nuovi autobus occorrerebbero 750 milioni di €.

Per rinnovare del tutto la flotta ne occorrerebbero il doppio.

Conclusioni

  1. Atac non è nelle condizioni di potere, da sola, offrire sul mercato dell’offerta di Trasporto Pubblico Locale 140 milioni di Km-vettura.
  2. Il Comune non è nelle condizioni finanziarie per dotare Atac del parco mezzi necessario a soddisfare la domanda di Trasporto Pubblico.
  3. Atac e Roma Tpl nel loro complesso producono un’offerta molto inferiore a quella di dieci anni fa non solo sul piano degli indicatori produttivi ma anche su quelli qualitativi. Vedi anzianità del parco mezzi.
  4. Nessun gestore pubblico o privato oggi sarebbe in grado da solo di soddisfare la domanda di Trasporto pubblico.
  5. Aprire ad altri operatori la gestione del trasporto pubblico attraverso una gara aperta a più soggetti suddivisa in più lotti è l’unica strada percorribile per soddisfare la domanda di trasporto pubblico in città.
  6. L’amministrazione tornerebbe a programmare il servizio in funzione della domanda effettiva di trasporto pubblico e non in funzione delle esigenze di Atac.