RADICALI ROMA

Milleproroghe, la vicenda del debito del comune di Roma si trascina nella mancanza di trasparenza e di informazione ai cittadini e al parlamento

Comunicato stampa dei senatori radicali Emma Bonino, Donatella Poretti e Marco Perduca

Nel decreto milleproroghe, al vaglio delle commissioni del Senato in queste ore la gestione commissariale del debito del comune di Roma prosegue all’insegna della totale mancanza di trasparenza e di pubblicità degli atti, che dura ormai da quasi tre anni.
Nonostante i tre commissari straordinari al debito che si sono succeduti (per due anni lo stesso sindaco Alemanno ha ricoperto l’incarico) e il governo che li ha nominati siano stati più volte invitati a fornire la documentazione ufficiale e aggiornata sull’accertamento del debito pregresso, antecedente all’aprile 2008, ad oggi non è stato ancora pubblicato alcun documento. Nel frattempo il dibattito politico cittadino si gioca quotidianamente su uno sterile rimpallo delle responsabilità tra maggioranza e opposizione e su notizie giornalistiche non supportate da tale documentazione, mentre la cifra sarebbe aumentata fino a 13 miliardi di euro.

Nell’aprile 2010, con un’interpellanza a prima firma Emma Bonino, già si chiedeva al governo di riferire con urgenza sulla delicata gestione dell’enorme massa debitoria accumulata; nella fase di discussione in commissione del milleproroghe i senatori Radicali hanno chiesto al rappresentante del governo di produrre la documentazione che potesse consentire formalmente al parlamento di avere conoscenza della situazione. Tutte queste richieste sono rimaste inevase e nel milleproroghe si arriva così a chiedere al parlamento di approvare un documento senza fornirglielo e senza che esso abbia mai avuto modo di valutarlo.

Una gestione commissariale proprio perchè straordinaria e in deroga alla legge dovrebbe garantire un livello massimo di controllo istituzionale e di trasparenza ma così non è.

Per questi motivi la delegazione radicale al Senato ha presentato degli emendamenti abrogativi ai commi del milleproroghe contenenti misure sulla gestione commissariale del debito del comune di Roma.

Omniroma-MILLEPROROGHE, GUIDI (PDL): «DEBITO EREDITATO CERTIFICATO» (OMNIROMA) Roma, 01 FEB – «Nel ricordare che l’accertamento del debito lasciato in eredità dalla gestione veltroniana è stato certificato in maniera inoppugnabile dalla Ragioneria generale dello Stato, appare di tutta evidenza che i membri del Parlamento abbiano tutti gli elementi per chiedere ulteriori delucidazioni a un commissario di governo, qual è il commissario straordinario al rientro del debito del comune di Roma. Da parte nostra, visto che si vuole approfondire questa tematica, ci permettiamo a questo punto di suggerire una commissione di inchiesta che approfondisca ulteriormente le chiare responsabilità degli amministratori veltroniani che hanno causato un incredibile buco di bilancio». Lo dichiara in una nota Federico Guidi (Pdl), presidente della commissione Bilancio di Roma Capitale. «Ci sembra molto più utile ricordare come, grazie all’azione del commissario di governo, si stiano pagando a imprese e cittadini una parte significativa di crediti che essi vantano nei confronti della gestione commissariale, agevolando così il tessuto produttivo romano – aggiunge – Da ultimo, non è ben chiara la natura degli emendamenti presentati dai parlamentari radicali al decreto Milleproroghe e le loro finalità, e ci auguriamo che non ostacolino le misure di sostegno a Roma Capitale, specie in un momento economico così difficile».

MILLEPROROGHE, ANCHE  GUIDI E IL PDL DOVREBBERO ESSERE INTERESSATI A UNA MAGGIORE TRASPARENZA
Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma

La certificazione del debito a cui si riferisce il presidente Guidi, quella effettuata dalla Ragioneria generale dello Stato, sarà sicuramente inoppugnabile peccato che risale al 2008. Il successivo accertamento svolto dal commissario Oriani che ha portato a ritoccare la cifra al rialzo di alcuni miliardi, come lo stesso commissario comunicò hai cittadini attraverso un’intervista al Messaggero, non è mai stato pubblicato, cioè reso pubblico come dovrebbe essere per un documento contabile che riguarda l’amministrazione della capitale negli ultimi decenni.

Tutte le richieste sono state avanzate nelle sedi istituzionali competenti ma c’è stato il silenzio e l’imbarazzo evidente del governo nel fornire le risposte opportune.
Anche il presidente Guidi dovrebbe essere interessato a procedure caratterizzate da maggiore trasparenza e non accontentarsi del contenuto di un’intervista a un quotidiano quando si tratta della complessa gestione contabile di miliardi di euro che i cittadini romani e italiani dovranno In qualche modo pagare. Sarebbe ora di smetterla con il ritornello “la colpa è di Veltroni”/”la colpa è di Alemanno” è informare seriamente i cittadini come è loro diritto. Questo è il senso dell’iniziativa radicale e mi sembra molto chiaro.