RADICALI ROMA

Mirko Coratti o Gemma Azuni? Oggi l’elezione del presidente dell’Assemblea Capitolina

Solo fino a qualche giorno fa il ruolo di Presidente d’aula sembrava cucito su misura per Mirko Coratti, mister preferenze del Partito Democratico e secondo solo a Estella Marino.
Nelle ultime ore l’esponente del PD ha visto spuntare un potenziale competitor, Gemma Azuni di Sinistra Ecologia e Libertà. Dopo essere stata scippata di un posto in giunta, ecco che la Azuni ritorna in auge per la presidenza dell’assemblea capitolina. Secondo i più attenti osservatori, una donna presidente compenserebbe la presenza di un sindaco e un vicesindaco uomini. Ma tant’è… siamo soltanto nell’ordine delle indiscrezioni.

di LUCIO LUSSI

L’ultima parola spetta al Consiglio comunale, convocato alle 16 di oggi. Mirko Coratti sembra traquillo: “Spero che vada tutto bene. Il PD dovrebbe votare compatto il mio nome. Non ho grossi timori”. Per l’ufficialità, però, dobbiamo attendere il pomeriggio.

A caldeggiare il nome di Gemma Azuni alla presidenza dell’aula sembrerebbero essere proprio i colleghi di Sel che hanno ignorato il suo nome alle consultazioni con il sindaco Marino, provocando un piccolo sommovimento nella base romana del partito.

Sull’elezione del Presidente dell’Assemblea capitolina sono intervenuti anche Riccardo Magi, consigliere radicale eletto nella Lista civica Marino, e Paolo Izzo, segretario di Radicali Roma: “Il criterio per la scelta della Presidenza dell’assemblea capitolina deve essere prima di tutto quello di assicurare alla citta’ e all’aula una figura che garantisca il rispetto della legalita’ statutaria e dei regolamenti. Questa esigenza non puo’ certo diventare un optional che scompare all’interno di trattative piu’ meno correntizie, perche’ tocca direttamente l’esercizio dei diritti politici e civili dei cittadini”.

Gli esponenti radicali ricordano le delibere di iniziativa popolare sottoscritte da decine di migliaia di romani e mai discusse e votate dall’aula in violazione dello statuto che “ne prevede la calendarizzazione entro sei mesi dal deposito”. “Su questo e’ necessaria discontinuita’ rispetto alla conduzione dell’aula da parte delle Presidenze delle ultime due consiliature – si legge nella nota dei Radicali. La nuova Presidenza deve garantire l’immediata iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio delle delibere popolari ‘pendenti’ e la calendarizzazione in tempi brevi. Non farlo significherebbe tradire la fiducia che decine di migliaia di romani ripongono nelle istituzioni quando attivano gli strumenti di partecipazione popolare”.

La richiesta di discontinuità rispetto alle ultime due consigliature suonerebbe secondo alcuni come un niet alla nomina di Mirko Coratti, presidente dell’aula nella seconda consigliatura di Walter Veltroni. Anche se Magi e Izzo smentiscono una loro “preferenza” sul nuovo presidente: “Ci aspettiamo soltanto che le nostre richieste vengano accolte e che la votazione delle delibere popolari possa essere calendarizzata in tempi brevi dall’aula”.

A tranquillizzare gli animi interviene Mirko Coratti, presidente in pectore: “Qualora venissi eletto Presidente dell’aula farò rispettare alla lettera lo Statuto e il Regolamento. In questa fase storica la partecipazione popolare e il confronto con i cittadini permettono di dare un’immagine positiva della politica e dell’amministrazione.  L’Assemblea Capitolina deve diventare una casa di vetro, e questa logica deve appartenere a tutte le forze politiche. I cittadini devono essere messi al centro dell’amministrazione, attraverso tutti gli strumenti democratici di partecipazione. In tal senso – conclude Coratti – il primo atto dell’Assemblea capitolina sarà il ripristino immediato della diretta streaming dei consigli comunali”.

Al netto dei rumors e delle richieste dei partiti, Mirko Coratti ha ottime chance per diventare il nuovo presidente d’aula, mentre per la Azuni si aprirebbero le porte della vicepresidenza, scontrandosi in questo caso con le pretese del sindaco che vorrebbe Franco Marino della Lista Civica nel ruolo di vicepresidente.

Articolo pubblicato su Il Monitore Romano