RADICALI ROMA

MOLDAVIA, ISPEZIONE AL CARCERE DI CHISINAU: INTERVENGANO CONSIGLIO D’EUROPA E UNIONE EUROPEA

Dichiarazione congiunta di Nicola Dell’Arciprete (membro della direzione di Radicali Italiani), Irene Testa (segretario dell’associazione Detenuto Ignoto) e Pietro Paganini (vice-presidente LYMEC – European Liberal Youth)

La missione di osservazione elettorale in Moldavia ha consentito una ispezione approfondita del centro di detenzione preventiva di Chisinau nel quale circa 1500 detenuti vivono in attesa di giudizio.

Le tre sezioni (maschile, femminile e minorile) appaiono decisamente sovraffollate con celle occupate da 8 a 16 detenuti e sprovviste di qualunque spazio di socializzazione.

Preoccupanti le condizioni igieniche, in particolare per quanto riguarda servizi igienici e aerazione delle celle, dotate di feritoie non più ampie di 30 cm. Elevato ed evidente anche il numero di detenuti affetti da diverse patologie, in particolare dell’apparato respiratorio e degli arti inferiori.

Assolutamente scandaloso lo stato della sezione dedicata ai minorenni situata nell’ala meno aerata ed illuminata – al piano terra – dello stabile. Non meno di 15 detenuti per cella, sprovvisti di qualunque tipo di spazio di socializzazione, in condizioni igieniche decisamente peggiori rispetto alle altre sezioni.

Nel ringraziare le autorità carcerarie che ci hanno gentilmente concesso l’ispezione del centro di detenzione preventiva di Chisinau, non possiamo che rivolgere un appello

Ai servizi competenti del Consiglio d’Europa – ed in particolare al Centro di Prevenzione della Tortura – affichè siano verificate con una apposita missione conoscitiva il rispetto – nei centri di prevenzione detentiva e nelle altre prigioni della Moldavia – degli standard internazionali sulle condizioni dei detenuti;
All’Unione europea, affinchè l’eventuale prossima apertura di negoziati per l’adesione della Moldavia all’Ue sia l’occasione per chiedere un miglioramento delle condizioni di vita nelle carceri moldave, perchè anche i criminali – presunti o accertati tali – moldavi entrino in Europa da cittadini europei, con diritti e pene garantiti e rispettati.