RADICALI ROMA

MORATTI BOCCIATA IN RELIGIONE: IL TAR SOSPENDE LE NUOVE PAGELLE DEL MINISTERO

La sospensiva, contenuta in un’ordinanza della terza sezione del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso presentato da un gruppo di 17 genitori e appoggiato dai Cobas (analoghi ricorsi sono stati inoltrati anche dalla Flc-Cgil e dall’associazione “Per la Scuola della Repubblica”), è arrivata lo scorso primo febbraio: il “Portfolio delle competenze” – cioè il documento che dovrebbe documentare, certificare e valutare il percorso scolastico degli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e dalla scuola secondaria di primo grado – ha in sé degli elementi di illegittimità sia perché viola la privacy degli studenti e delle loro famiglie, sia perché inserisce la religione cattolica “nell’ambito delle materie curricolari”.
Il Portfolio, infatti, in base ai modelli predisposti dal Ministero dell’Istruzione nello scorso novembre (circolare 84/05), contiene una specifica sezione dedicata alla “biografia” e alle “esperienze significative dell’alunno”: una “violazione” della tutela dei dati personali, sostiene l’ordinanza del Tar, anche perché il Garante della privacy non ha ancora emanato il regolamento per il trattamento dei dati sensibili degli studenti (era previsto per il 31 dicembre, dovrebbe arrivare invece entro il 31 marzo). Inoltre, nel “documento di valutazione” presente nel Portfolio – l’equivalente della ‘vecchia pagella’ – la “religione cattolica”, che rimane materia facoltativa, è inserita insieme a tutte le altre materie e non in una scheda a parte, come sancito dal “Testo unico” del 1994: “per l’insegnamento della religione cattolica, in luogo di voti e di esami, viene redatta a cura del docente e comunicata alla famiglia, per gli alunni che di esso si sono avvalsi, una speciale nota, da consegnare unitamente alla scheda o alla pagella scolastica, riguardante l’interesse con il quale l’alunno segue l’insegnamento e il profitto che ne ritrae”.
“Un altro importante segmento della controriforma Moratti va in frantumi”, commenta Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas scuola. Il Ministero dell’Istruzione – che ha già annunciato il ricorso al Consiglio di Stato contro la sospensiva, ma probabilmente non lo presenterà affatto per non andare incontro ad una seconda, e più solenne, bocciatura – da un lato prova a minimizzare sostenendo che l’ordinanza del Tar si riferisce “solamente a due aspetti” del Portfolio (privacy e ora di religione) e quindi non ne “inficia sostanzialmente la validità”, ma dall’altro invita le scuole a “soprassedere alla compilazione” delle parti ‘incriminate’, senza però considerare che in molti istituti le pagelle sbagliate sono già state compilate, e in qualche caso anche consegnate. L’unico problema del Ministero, replica Enrico Panini (segretario della Flc-Cgil, che aveva presentato un ricorso analogo a quello dei Cobas), sembra essere “non il funzionamento delle scuole ma salvare la faccia di fronte all’ennesima sconfitta. Infatti, con un comunicato surreale, prima si afferma che, nonostante la sospensiva del Tar, non è successo quasi niente – e quindi la circolare sul Portfolio continua ad operare -, poi si scaricano i problemi sulle scuole dicendo che dovranno essere loro singolarmente ad applicare la sospensiva stessa. Questa ostinazione fa sì che alla confusione già esistente nelle scuole, che deriva unicamente dalle scelte del Ministero, si aggiunga ora anche una consistente dose di caos!”. (luca kocci)