RADICALI ROMA

Mozione generale 2020

L’Assemblea annuale di Radicali Roma, riunita a Roma il 30 novembre 2019, udite le relazioni di Segretario e Tesoriere, le approva.

L’Assemblea denuncia il degrado materiale di Roma, l’insufficienza e l’inefficienza dei servizi e delle infrastrutture e la conseguente progressiva erosione del tessuto dei rapporti sociali ed economici della città. La difficoltà di muoversi liberamente, la precarietà abitativa, il degrado ambientale e la debolezza dei presidi per le marginalità fanno retrocedere le aspirazioni personali, imprenditoriali e lavorative, determinando l’aumento del disagio sociale e la diminuzione della qualità della vita.

Resta viva, pertanto, l’urgenza di una aggregazione intorno a riforme puntuali sui principali temi nevralgici della città, che possa condurre all’elaborazione di un progetto complessivo di governo di Roma, aprendo a tutte le forze politiche, civiche, del mondo accademico e professionale che vorranno contribuire. Una risposta alla bolla mediatica, vuota, del governo cittadino a 5Stelle e alla proposta reazionaria e retrograda delle destre. In questa chiave l’assemblea conferma come questioni principali da affrontare: la mobilità, i rifiuti, le disuguaglianze, l’emergenza abitativa, il lavoro e lo sviluppo economico, l’accoglienza e l’inclusione dei cittadini stranieri, i diritti di partecipazione democratica.

Radicali Roma può essere una fondamentale risorsa per la città con i suoi obiettivi di riforma concreta che abbiano come tappa intermedia le prossime elezioni amministrative. Riforme che dovranno costituire l’asse portante di un’aggregazione di altre forze del campo laico progressista e civico. Su questa riforma istituzionale Radicali Roma deve incardinare il proprio contributo al dibattito politico cittadino dei prossimi mesi, a partire dal municipio XI, dove il nostro sostegno alla coalizione democratica guidata da Gianluca Lanzi deve costituire il primo banco di prova per la formazione di una nuova proposta politica progressista.

L’Assemblea ringrazia i militanti che con il loro impegno hanno reso possibile l’elaborazione di una proposta alternativa, sostenibile e concreta per il governo strutturale del ciclo dei rifiuti e i cittadini che ne hanno reso possibile la formalizzazione con una proposta di delibera popolare. Nel breve periodo, data la crisi cui la città sarà esposta già dai prossimi giorni, l’Assemblea condivide l’urgenza di intervenire con rimedi contingenti e commisurati ai concreti rischi igienici e sanitari ma ribadisce la necessità di un approccio strutturale per
evitare che la regola dell’urgenza si trasformi, ancora una volta, nella regola della città. Per questo dà mandato agli organi dirigenti di adoperarsi per l’immediata calendarizzazione e discussione della proposta di delibera popolare “Ripuliamo Roma”.

L’Assemblea rivendica le azioni giudiziarie intraprese contro la proroga dell’affidamento ad ATAC del servizio di trasporto pubblico locale dal 2019 al 2021 e contro il surrettizio reinserimento del quorum partecipativo nei referendum del 11 novembre 2018. L’Assemblea dà mandato agli organi dirigenti di esercitare il potere di accesso per verificare quali siano gli atti amministrativi preordinati alla gestione del servizio dopo il 2021. Dà altresì mandato di intraprendere ogni azione volta a sostenere le ragioni dei referendum tenendo conto dell’esito dei procedimenti giudiziari.

Sul tema della mobilità, l’Assemblea ribadisce la necessità di un rinnovato impegno dell’Associazione. Il Piano urbano per la mobilità sostenibile (PUMS) adottato dall’Amministrazione è già giunto al capolinea con la tombatura, proprio sotto al Campidoglio, delle talpe della metro C, che del PUMS costituiva l’asse portante, a conferma della correttezza dell’analisi e dell’attività di denuncia fatta da Radicali Roma in cinque anni di lavoro. L’Assemblea sottolinea la necessità di affrontare il gravissimo deficit infrastrutturale con un progetto di mobilità alternativo cucito a misura su Roma, un progetto in grado di superare l’impostazione ottocentesca della linea C. In questa prospettiva, ribadisce l’urgenza di puntare su sistemi innovativi, flessibili e leggeri, ispirati alle più attuali smart technologies e tarati sulla preventiva rilevazione della effettiva domanda di mobilità. Al fine di dare un contributo concreto in questa direzione, l’Assemblea impegna gli organi dirigenti a farsi nuovamente promotori delle proposte radicali sull’automazione delle linee A e B della metropolitana di Roma. Li impegna, altresì, a valorizzare le postazioni istituzionali per dare voce a soluzioni alternative alla metro C e per la trasformazione delle linee ferroviarie già esistenti, a partire dalla Roma-Fiumicino, in nuove metropolitane.

L’Assemblea sottolinea come la disponibilità di redditi sempre più precari abbiano reso la spesa per la casa un fattore che grava in modo consistente sull’economia familiare. A Roma, gli strumenti disponibili per l’ausilio all’abitare sono depotenziati da una gestione opaca e irrazionale del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, dalla frammentarietà dei fondi erogati e da risposte solo emergenziali che pertanto risultano costose e inefficaci. L’Assemblea impegna gli organi dirigenti a elaborare proposte per pianificare politiche abitative efficaci e rendere più trasparenti e virtuosi i processi di gestione.

L’Assemblea conferma la necessità di un focus sul problema della competitività e
dell’occupazione nel territorio cittadino – che vede nei giovani la categoria più esposta alla crisi che vive la città – per riallineare verso l’alto la disomogeneità. Dà mandato agli organi dirigenti di approfondire l’analisi sull’efficacia dell’istituzione di zone franche urbane sul territorio romano e li impegna a promuovere sinergie per analisi e studi specifici finalizzati alla definizione di una proposta di intervento.

L’Assemblea contesta gli strumenti proibizionisti e sanzionatori contenuti nel nuovo regolamento di polizia urbana. La “movida” è un fenomeno da affrontare non imponendo divieti sulla vendita di alcolici, ma con soluzioni complesse perché complessa è la questione. Inoltre una “sana-movida” genera valore sul piano economico, sociale, culturale e anche della sicurezza perché le città spente, blindate e proibizioniste sono facile ostaggio della criminalità. Per questo l’Assemblea impegna gli organi dirigenti a confrontarsi con gli attori, dagli esercenti ai comitati di quartiere, per elaborare proposte che superino la logica dello scontro che per troppo tempo è stata cavalcata, ai soli fini elettorali, dalla politica romana.

L’Assemblea sostiene l’attività degli eletti radicali, nel solco di una costante sinergia tra l’impegno quotidiano nell’Associazione e il loro lavoro nelle istituzioni, facendo delle postazioni istituzionali un fronte per le battaglie condivise. Ringrazia Riccardo Magi per il suo costante impegno da deputato a presidio dei diritti umani, in particolare con la denuncia delle condizioni drammatiche dei migranti detenuti in Libia e sottoposti a torture e violenze inimmaginabili. Lo ringrazia, in primo luogo, per il suo lavoro per l’approvazione della proposta di legge popolare della campagna “Ero Straniero” in Commissione affari costituzionali alla Camera, oltre alla battaglia parlamentare per la legalizzazione della cannabis, temi entrambi prioritari per l’Associazione. L’Assemblea ringrazia Alessandro Capriccioli per il lavoro svolto nel primo anno e mezzo di mandato come consigliere regionale del Lazio. Tra le altre iniziative, saluta in particolare l’approvazione delle proposte di legge sul contrasto al caporalato e l’imminente attivazione di un “check point” per la diagnosi precoce dell’Hiv e lo ringrazia per la costante presenza negli istituti penitenziari del Lazio, che ha consentito la denuncia pubblica di situazioni critiche come quella del carcere “Mammagialla” di Viterbo. L’Assemblea ringrazia Giorgio Andreoli per il suo lavoro consiliare nel secondo municipio e da ultimo il suo impegno, in sinergia con Radicali Roma, contro la proposta della delibera comunale della destra sulla sepoltura dei feti senza il consenso della donna. Il dibattito che ne è nato deve costituire l’occasione per andare avanti con proposte per il potenziamento dei consultori e dei presidi gratuiti a tutela della salute collettiva.

L’Assemblea denuncia l’inadeguatezza dell’assetto istituzionale di Roma Capitale:
competenze sovrapposte e viscosità burocratiche frappongono nuovi ostacoli sul piano amministrativo a ogni livello della vita sociale. Nel rapporto tra cittadini e amministrazione, il disallineamento tra la vicinanza delle istituzioni municipali e la lontananza del Campidoglio corrispondono alla distanza tra i problemi e la loro soluzione. Pertanto sottolinea la necessità di portare avanti le proprie battaglie politiche insieme a una proposta di riforma istituzionale che ne permetta la concreta attuazione, riforma che costituisce una priorità per gli interessi dei cittadini in un quadro di maggiore democrazia e maggiore efficienza amministrativa, e propone una campagna per l’Obiettivo Roma 2021, ovvero per la riforma dell’assetto istituzionale di Roma Città Metropolitana: è possibile, a legislazione vigente, recuperare potere democratico, realizzare politiche strategiche d’area vasta e rafforzare gli enti di prossimità come i municipi, trasformandoli in Comuni.

L’Associazione si impegna a sostenere l’obiettivo del raggiungimento dei 2000 iscritti a Radicali italiani, come da mozione approvata all’ultimo congresso, contribuendo inoltre, a offrire idee per la definizione di nuove iniziative politiche in questa fase “costituente” del movimento. L’Assemblea ribadisce che l’autofinanziamento e la diffusione delle analisi radicali a un numero sempre maggiore di cittadini rappresenta un obiettivo prioritario e dà quindi mandato agli organi dirigenti, e in particolare al Tesoriere, di elaborare in tempi brevi un piano iscrizioni che si ponga come obiettivo auspicato un significativo aumento del numero degli iscritti nel prossimo anno radicale. Impegna inoltre gli organi dirigenti all’elaborazione di un modello di autofinanziamento alternativo e parallelo alla campagna di tesseramento, riconoscendo questo passaggio come fondamentale per la crescita del movimento.