L’Assemblea annuale di Radicali Roma, riunita a Roma il 20 novembre 2022, udite le relazioni di Segretario e Tesoriere, le approva.
L’Assemblea ringrazia gli organi dirigenti, gli iscritti e militanti per il loro contributo imprescindibile per la vita dell’associazione.
L’Assemblea osserva con preoccupazione che dopo l’affermazione delle forze reazionarie e sovraniste alle recenti elezioni politiche il paese rischia di compiere enormi passi indietro sul piano delle libertà e dei diritti delle persone, denuncia l’impostazione illiberale e disumana emersa fin dai primi atti del nuovo governo e sottolinea l’urgenza di mettere in campo iniziative e strumenti di resistenza, di difesa e di rilancio dello stato di diritto, anche a partire dal contesto locale e in collaborazione con altri soggetti politici.
L’Assemblea denuncia l’irragionevole deriva securitaria che continua a caratterizzare le politiche dell’attuale amministrazione capitolina, in piena continuità con le precedenti, e individua la battaglia antiproibizionista, nelle sue diverse forme e accezioni, e nei diversi contesti cui può essere applicata, come irrinunciabile chiave di lotta politica cui informare l’attività dell’Associazione nel corso del prossimo anno radicale. Ringrazia gli organi dirigenti per averne individuato una cruciale declinazione con la campagna sulle politiche della notte, a partire dagli Stati generali, sottolineando la necessità di proseguirla e rilanciarla anche attraverso l’elaborazione e la realizzazione di iniziative nonviolente di disobbedienza civile.
L’Assemblea saluta il successo dell’iniziativa “Devi vedere”, che negli ultimi mesi ha portato negli istituti penitenziari del Lazio decine di iscritti, militanti e simpatizzanti radicali, contribuendo ad aprire ai cittadini un mondo colpevolmente sottratto alla vista dell’opinione pubblica come quello delle carceri e denunciando le violazioni dei diritti umani e civili che vi si compiono tutti i giorni, in sinergia con il lavoro svolto su questo tema nel Consiglio regionale del Lazio. Sottolinea la necessità di proseguire l’iniziativa anche nell’anno radicale a venire, facendone un punto qualificante anche ai fini della campagna iscrizioni.
L’Assemblea afferma la necessità di proseguire la battaglia sulla messa a gara del trasporto pubblico locale, iniziata con l’affermazione del referendum “Mobilitiamo Roma”, e sottolinea l’importanza dell’interrogazione popolare relativa all’ennesimo contratto di servizio con Atac con affidamento diretto del servizio senza gara pubblica, impegnando gli organi dirigenti e i militanti tutti ad adoperarsi affinché raggiunga nel più breve tempo possibile le sottoscrizioni richieste. L’Assemblea, nella convinzione che la presenza nelle istituzioni rappresenti un importante strumento di lotta politica da affiancare a quelli posti in essere “fuori dal palazzo”, prende atto degli importanti risultati conseguiti nella legislatura regionale appena conclusa, dalla riforma degli istituti di partecipazione popolare alla legge contro il caporalato, dalla nuova legge europea della regione al finanziamento dell’accoglienza a rifugiati e richiedenti asilo, dall’istituzione del check point per la diagnosi dell’hiv al lavoro di monitoraggio e denuncia svolto nelle carceri. Ritiene pertanto che le prossime elezioni regionali del Lazio rappresentino l’occasione per rilanciare le iniziative già intraprese e incardinarne di nuove, altrettanto importanti, e dà mandato agli organi dirigenti di esplorare le possibilità di una partecipazione elettorale che, anche in collaborazione con altre forze politiche laiche, progressiste, liberalsocialiste, ambientaliste, europeiste e per la supremazia dello stato di diritto, ribadendo la collocazione del movimento nell’area del centrosinistra, valorizzi le lotte e l’identità radicale.
L’Assemblea individua nella comunità radicale, composta dai militanti che prestano con generosità il proprio lavoro di elaborazione e attivismo, il patrimonio più prezioso a disposizione dell’Associazione, e pertanto ritiene, specie nel momento storico che stiamo attraversando, che il suo rafforzamento rappresenti una priorità assoluta. Invita pertanto gli organi dirigenti a considerare con particolare attenzione l’esigenza di ricompattare il tessuto associativo dopo le inevitabili difficoltà riconducibili alla pandemia, moltiplicando le occasioni di incontro, recuperando i militanti che per diverse ragioni si sono allontanati dalla vita associativa e potenziando l’accoglienza e l’inclusione nei confronti dei nuovi simpatizzanti.
L’Assemblea rivendica e fa proprie le iniziative di Radicali Italiani, a partire da quelle che si inseriscono nel contesto più ampio dello scenario europeo e mondiale come la battaglia per “Putin all’Aja” e le proposte ecologiste e ambientali, fino alle lotte per la libertà di scelta delle donne e per il diritto all’aborto, per la legalizzazione delle droghe, per l’eutanasia legale, per una giustiszia giusta e più in generale per l’autodeterminazione degli individui e per il rilancio dello stato di diritto. Impegna quindi gli organi dirigenti a prestare l’attività dell’Associazione alle iniziative del movimento nazionale, e contestualmente a ricercare modalità per ribadirle e declinarle, ove possibile, nella chiave locale.
L’Assemblea impegna gli organi dirigenti e l’associazione a perseguire una visione della città nel quadro di un’idea di capitalismo sostenibile, volto a una transizione ecologica, democratica e digitale che possa contrastare le disuguaglianze, ampliare le opportunità di crescita e di emancipazione economica, che consenta alle persone di essere più libere e di poter esercitare in modo pieno i loro diritti civili e politici.
L’Assemblea sottolinea come per dare forza alle proprie iniziative sia imprescindibile rafforzare gli strumenti di autofinanziamento, e dà mandato agli organi dirigenti di elaborare soluzioni, anche innovative, per perseguirlo con la massima efficacia.
L’Assemblea ribadisce il carattere laico, antiproibizionista, democratico, ambientalista e federalista dell’associazione, e fissa la quota di iscrizione a 30 euro, con quota consigliata a 50 euro.
Alessandro Capricciol