RADICALI ROMA

Mozione per l'anno 2005

L’Assemblea degli iscritti Radicaliroma, associazione per l’iniziativa radicale volta a sostenere nel territorio romano la politica e le azioni del Partito Radicale Transnazionale, di Radicali Italiani e delle associazioni costituenti il Partito, riunitasi il 7 novembre 2004 a Roma, nella sede del Partito Radicale, in via di Torre Argentina 76:

ringrazia
gli iscritti e coloro che contribuendo economicamente e con il proprio lavoro militante hanno reso possibile all’associazione di realizzare le iniziative intraprese a sostegno delle campagne radicali.

Saluta
il successo della campagna di raccolta firme sul referendum abrogativo della L. 40/2004 per la libertà di cura, per la libertà di ricerca scientifica, per la libertà di scelta.

Ringrazia
i militanti, radicali e non, che con notevoli sacrifici si sono impegnati nella raccolta firme fin dalle prime settimane, le più dure, che hanno visto i radicali resistere nonostante le scarse risorse umane ed economiche a disposizione, e nella pressoché assoluta solitudine politica. In particolar modo ringrazia la militanza romana per aver contribuito alla campagna con 73.500 firme, coinvolgendo 280 persone, tra le quali un notevole numero di nuovi militanti, realizzando 600 tavoli nelle piazze e nelle strade romane.

Ritiene
che il referendum sulla fecondazione assistita rappresenti un’occasione per aprire nel Paese un dibattito necessario, ma costantemente negato, tra una visione politica laica e liberale delle istituzioni e della società ed una clericale ed illiberale; una contrapposizione che può dare il via ad una nuova stagione di iniziative a favore delle libertà individuali, che trascini con sé tutte le campagne liberali, liberiste, libertarie, anticlericali, antiproibizioniste, per nuovi diritti civili, per la riforma americana delle istituzioni, della giustizia e dell’economia.
Dà mandato agli organi dirigenti di predisporre e portare avanti nel territorio romano le iniziative che ritengano necessarie a promuovere e sostenere questa nuova stagione di confronto politico.

Individua
quale principale obiettivo della propria attività militante radicale le battaglie per l’antiproibizionismo, per la libertà di ricerca scientifica e per la laicità dello Stato, con particolare attenzione all’ambito locale, con l’impegno a ricercare nelle singole campagne scambio di informazioni, sostegno e collaborazione con altri soggetti radicali. Sul fronte del referendum sulla fecondazione assistita l’Assemblea impegna i propri organi dirigenti ad intraprendere, collaborare e partecipare ad iniziative per la difesa giuridica e politica dei quesiti referendari.

Individua
nella battaglia per la legalizzazione dele colture transgeniche in campo agroalimentare un filone politico che -pur contenuto nella più vasta lotta per la libertà di ricerca scientifica condotta dall’Associazione Luca Coscioni- ha bisogno di essere alimentato e rinvigorito dall’attività militante e dall’impegno di quanti più radicali possibile e che, allo stato, risulta essere praticamente assente nello spettro delle attività politiche di tutti i soggetti radicali.
A questo scopo l’Assemblea impegna gli organi dirigenti dell’associazione a presentare agli iscritti riuniti all’uopo in assemblea straordinaria entro la data del 15 marzo 2005 un ventaglio di iniziative possibili in questo senso, alla luce del fatto che:
a) nel comune di Roma ed in altre zone della regione Lazio sono state vietate le coltivazioni transgeniche;
b) gli eventuali contatti con aziende e soggetti di varia natura operanti nel settore del biotech agroalimentare possono produrre esiti proficui sia sotto il profilo dell’immagine dell’associazione che dei finanziamenti alle sue iniziative.

Ritiene
che riservare un’adeguata informazione agli elettori sia condizione necessaria, non sufficiente, affinché la campagna di difesa dei quesiti referendari abbia successo. Di conseguenza impegna i propri organi dirigenti a predisporre e dare avvio ad una serie di iniziative in tal senso, che prevedano anche l’acquisto di spazi informativi e il tentativo di coinvolgere le personalità, le organizzazioni e le altre forze politiche che hanno partecipato in ambito locale alla campagna referendaria.

Impegna
i propri organi dirigenti a sostenere liste radicali che dovessero presentarsi in primavera alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale del Lazio attraverso il coinvolgimento nel territorio romano dela militanza nella raccolta delle firme necessarie alla presentazione e nella campagna elettorale.

Ritiene
che le attività di autofinanziamento e il coinvolgimento di nuovi militanti siano il necessario ed indispensabile punto di partenza per raggiungere gli obiettivi posti nella Mozione Generale dell’Associazione.
L’Assemblea degli iscritti Radicaliroma dà mandato ai propri organi dirigenti di individuare le iniziative atte al reperimento di tali risorse in modo da avviare una campagna straordinaria di raccolta fondi: “per il referendum”.
In particolar modo impegna i propri organi dirigenti a raggiungere la quota di almeno 200 iscritti all’associazione per l’anno 2005.

Segretario: Diego Sabatinelli
Tesoriere: Massimiliano Iervolino