Roma, 5 maggio 2006 – A Roma per le giovani coppie e i lavoratori precari sarà più facile ottenere mutui per l’acquisto della prima casa. L’agevolazione, che riguarda giovani lavoratori, anche se precari, in coppia o single, residenti a Roma e provincia, è il frutto di un accordo tra il Campidoglio e il gruppo bancario Capitalia. A presentare l’iniziativa sono stati in Campidoglio il sindaco Walter
Veltroni, l’amministratore delegato di Capitalia Matteo Arpe e gli assessori comunali al bilancio e alla casa, rispettivamente, Marco Causi e Claudio Minelli.
L’accordo, è stato spiegato, consente di migliorare l’accesso al mutuo per la prima casa ai giovani offerto dalla Banca di Roma in tre aspetti: l’importo massimo, elevato fino a 250mila euro, prima era di 200 mila; il rapporto rata-reddito, che può ora arrivare al 50% mentre prima era al 33%; le condizioni di accesso che sono estese anche a coppie in cui uno dei residenti abbia più di 35 anni (limite di età fissato anche nel caso sia uno solo il richiedente) e a lavoratori che sono stati disoccupati fino a 12 mesi negli ultimi 3 anni.
Quindi che abbiano lavorato almeno 24 mesi, mentre prima il limite nei 3 anni era di 30 mesi.
“Sono le cose concrete – ha spiegato Veltroni – che si possono fare contro la precarizzazione della vita. Oggi è stata presentata una iniziativa analoga a Milano, ma la nostra è senza una lira di investimento da parte del comune. Inoltre da noi per le coppie è richiesto che solo uno dei due componenti abbia meno di 35 anni, a Milano invece questo limite vale per entrambi”.
A chi chiedeva se queste agevolazioni riguardassero anche coppie non sposate, di fatto o omosessuali, Veltroni ha risposto: “Per noi l’unico requisito che vale è quello della residenza anagrafica”.
“Alla banca – ha aggiunto l’assessore Causi – interessa che ci sia un reddito, non il rapporto che intercorre fra chi richiede un mutuo. La condizione principale è avere un lavoro, anche precario, la residenza nella provincia di Roma e la capacità di un reddito, in coppia o come singoli, capace di coprire fino al 50% della rata del mutuo”.
Arpe ha anche spiegato le ulteriori e nuove agevolazioni previste proprio per andare incontro a chi ha un lavoro precario. In caso di perdita di lavoro c’è un differimento delle rate da un minimo di 2 ad un massimo di 6, da rimborsare dopo 6 mesi dalla scadenza dell’ultima rata dilazionata. Nel caso in cui ci sia una riduzione del reddito, verrà ridotta la rata mediante il differimento della durata: massimo 10 anni dalla scadenza originaria e massimo 35 anni di durata del mutuo.
C’è inoltre un’offerta collegata e cioè la carta di credito Capitalia Etica gratuita (anzichè 31 euro all’anno) o la carta prepagata Capitalia Etica gratuita anziché 12.50 euro per tre anni”.
Veltroni ha aggiunto che il Campidoglio sta cercando di raggiungere analoghi accordi con altri istituti bancari, due in particolare e si è a buon punto con il gruppo Banca Intesa.