RADICALI ROMA

Né Ferrero né Bonino E neanche Prc

«Uno dei diritti fondamenta­li di una democrazia, di cui ho pieno rispetto, è quello di manifestare. Abbiamo organiz­zato la conferenza avendo presen­te la realtà di 23 milioni di fami­glie italiane e riteniamo di non avere escluso nessuno». Mancano due giorni alla Conferenza sulla Famiglia di Firenze e non si placa­no le polemiche. Così Rosy Bindi è intervenuta ieri a proposito del­le iniziative contrarie alla Confe­renza nazionale sulla famiglia organizzate negli stessi giorni da Arcigay e Lega italiana famiglie di fat­to. Il Ministro ci ha anche tenuto a sottolineare: «Mi dispiace che, essendo molto impegnata con i la­vori della Conferenza, non potrò partecipare ad altre iniziative per­ché dove si manifesta una problematica sono sempre interessata a partecipare e capire». Intanto ieri Ferrero ha ribadito la sua scelta di non partecipare: «Se le famiglie so­no un soggetto economico, allora alla Conferenza di Firenze, si fa il favore di invitare anche le associazioni dei gay, perché questi fanno parte dei 23 milioni di famiglie censite dall’Istat – spiega – secondo la democratica Istat, e si invitano anche i single. Se la famiglia, inve­ce, è quella del matrimonio, non quella delle coppie di fatto, siamo in un’altra dimensione dello spiri­to». Per le famiglie basate sul matrimonio «ci sono politiche che vanno fatte, ma stiamo discuten­do solo su una parte e non delle politiche sociali nel complesso». Quella di Ferrero non sarà l’unica defezione annunciata. A Firenze non ci saranno, infatti, neanche la Bonino e due dei relatori (poi so­stituiti) Chiara Saraceno e Marzio Barbagli. «La conferenza è diven­tata contro gli omosessuali», ha detto Barbagli. E la Saraceno: «Sia­mo moralmente e intellettual­mente costretti a non partecipa­re». Ieri il segretario di Re, Giorda­no ha ribadito: «È una Conferen­za che nasce con delle discrimina­zioni. Mi dispiace, ma noi non ci ci andremo». Secca la replica della Bindi: «Non accetto lezioni da nes­suno, neanche da Giordano e men che meno da chi diserta un appuntamento così importante». Tra i presenti il Presidente della Re­pubblica, Napolitano, il Presiden­te del Consiglio, Prodi, il Commis­sario Europeo per l’Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità, Vladimir Spidia, i ministri Pollastrini, Melando, Fioroni, Di Pie­tro, Damiano. I lavori saranno aperti dal «Cantico dei Cantici», letti da Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey.