RADICALI ROMA

"Nessuna risposta sulle incompatibilità del direttore dell'Ater. Come mai?"

Lettere al direttore – Il vicepresidente di An, Barra, torna sulla vicenda Gigli
Dal sito www.tusciaweb.it

Egregio Direttore,

Come riportato su Tusciaweb del 2 settembre u.s. l’Associazione Radicali Roma, sull’emblematico caso di cumuli d’incarichi e di incompatibilità di Nando Gigli, nel denunciare il fatto al Tribunale di Roma. ha rilevato – tra l’altro – “l’impunito disprezzo della legge da parte del regime partitocratrico e dei suoi elementi “migliori”, e il continuo attentato compiuto ai danni degli elettori italiani attraverso il loro costante inganno”.

Le vicende a mio avviso non proprio esaltanti che hanno caratterizzato la politica nostrana per merito dei fratelli Gigli, sono state riprese addirittura a tutta pagina dall’ “Unità” di qualche giorno fa, riproponendo la tanto sbandierata “questione morale”.

Ritengo tuttavia poter affermare – senza tema di smentita – che quello che più preoccupa i cittadini non è tanto l’impunito disprezzo della legge e delle regole in genere da parte dei “potenti” della politica (con la “p” minuscola) una certa latitanza di interventi delle istituzioni cui è demandato vigilare.

In realtà sono saltati proprio tutti i meccanismi di controllo di una volta e nonostante le segnalazioni inoltrate alle autorità vigilanti da quei pochi “cretini rompiballe “ di buona volontà, spesso la risposta è un lungo ed imbarazzante silenzio.

Tanto per fare un esempio sulla presunta (almeno stando allo Statuto aziendale) incompatibilità della carica di assessore alla Provincia del Direttore dell’Ater Ugo Gigli (remunerata anche se part time) il quesito posto all’attenzione del Collegio dei revisori dell’Azienda, della Corte dei Conti e del Presidente della Regione Lazio, non mi risulta aver ricevuto risposta.

Se le segnalazioni fatte dal già Presidente dell’Ater non rilevavano, sarebbe bastato almeno che la “sinistra” Presidenza della Regione – cui compete la vigilanza sull’azienda – con i suoi attrezzati uffici legali avesse fornito una qualche risposta. Macchè! Dopo mesi silenzio assoluto.

In realtà il silenzio sta divenendo in Italia una prassi consolidata quando si tratta di richiamare i potenti al rispetto delle regole. Il caso Fazio docet.

Il Direttore dell’ATER continua a stare al suo posto – per quanto è dato sapere – nonostante, parrebbe essere l’unico non laureato tra i direttori Ater d’Italia (per grazia ricevuta dalla passata compagine regionale) ed anche colpito dai limiti di età già dallo scorso anno. L’attuale nuovo amministratore sarebbe tenuto verosimilmente a pensionarlo? Staremo a vedere…

Tuppe, tuppe mariscià ma la legge nun ci stà…Speriamo che almeno da Roma qualcosa ci dica l’autorità giudiziaria…

Porrò nella mia veste di vicepresidente la vera questione morale alla giunta del mio Partito la prossima settimana onde valutare concrete azioni da intraprendere.

Cordiali saluti.
Bruno Barra