RADICALI ROMA

Nominati i nuovi “Consiglieri delegati

I quadri sono ora al completo. Con la nomina dei Consiglieri delegati, le attività di Consiglio e Giunta entrano nella fase del pieno regime. Ma ricapitoliamo.
L’Assemblea capitolina si avvale di sessanta Consiglieri (tra cui il Presidente) divisi in dodici  gruppi politici (8 di maggioranza e 4 di minoranza), più quattro Consiglieri aggiunti eletti tra i cittadini stranieri non comunitari; dodici  le Commissioni consiliari permanenti e cinque le speciali. La Giunta, dal canto suo, può contare su  sedici Assessori e undici Consiglieri delegati.
Relativamente a questi ultimi, confermate le deleghe (o incarichi) ad Ileana Argentin (disabilità e attuazione del d. lgs. 626/93), Franca Eckert Coen (multietnicità), Monica Cirinnà (diritti degli animali), Nicola Galloro (emergenze abitative), Alessandro Portelli (memoria), Gianni Rivera (sport), Tano Grasso (usura).
Nuove deleghe (o incarichi), invece, sono state affidate a Giobbe Covatta (solidarietà e cooperazione internazionale), Alberto Michelini (rapporti istituzionali con i governi dell’Africa), Fabrizio Panecaldo (parcheggi e soste), Claudio Santini (sicurezza).
L’opposizione, nel denunciare la contiguità della Giunta comunale col governo di centro sinistra e la sua pletora di sottosegretari, ha criticato aspramente l’operazione che ha portato all’allargamento dell’esecutivo capitolino a undici i Consiglieri delegati (addirittura un paio in più rispetto alla passata consiliatura).
Nella maggioranza si sostiene che alcune nuove deleghe come quella sulle “iniziative di solidarietà e cooperazione internazionale”  o l’incarico sui “rapporti istituzionali con i governi dell’Africa”, serviranno a far uscire finalmente la politica locale dalle secche di logiche municipalistiche conferendole una dimensione più dinamica e aperta a problematiche solo apparentemente estranee al territorio. Altri incarichi, poi, come quello attribuito sulla “lotta all’usura”, ribadiscono la grande attenzione del sindaco su un  problema in preoccupante espansione nell’intera provincia.
Discorso ineccepibile. Da parte nostra si ha l’impressione, però, che diverse materie oggetto di deleghe (o di incarichi), con qualche serio rischio di sovrapposizione di competenze, ricalchino quelle assessorili o ne costituiscano la innaturale estensione. Resta ed è abbastanza forte, infatti, il dubbio sull’opportunità di conferire una delega alle “emergenze abitative” o una delega alla “sosta e ai parcheggi” quando in Giunta siede un Assessore alle “politiche abitative” e uno alle “politiche della mobilità”.
Il tema dei Consiglieri delegati rende d’obbligo una precisazione. Poiché, anche da parte degli addetti ai lavori, si continua a confondere lo strumento della delega con quello dell’incarico, sembra utile chiarire, una volta per tutte, l’aspetto formale della loro investitura. In realtà, questi “Assessori di complemento” voluti da Veltroni non sono undici, ma solo sei. Gli altri cinque (Franca Eckert Coen, Tano Grasso, Gianni Rivera, Alberto Michelini e Claudio Santini), chiamati impropriamente Consiglieri delegati, non fanno parte del Consiglio comunale: hanno solo ricevuto un incarico di collaborazione ad alto contenuto di professionalità mediante un contratto a tempo determinato (la durata è il mandato del Sindaco). Quindi, come si vede, si tratta di figure più vicine a quelle dei consulenti.
Assessori di complemento, delegati o incaricati, auguriamo comunque a tutti buon lavoro.