RADICALI ROMA

Nuove strade e alta velocità: la Capitale si muoverà così

Roma, 7 giugno 2006 – La Capitale corre verso il futuro: l’Unione degli industriali e delle imprese presenta il piano delle infrastrutture che, nei prossimi anni, cambierà il modo di muoversi a Roma e dintorni.

Obiettivo del progetto: rendere la viabilità più comoda e veloce migliorando la qualità della vita e accrescendo le possibilità di sviluppo delle aziende che operano in zona.
Tanti i progetti in campo. Si parte con il completamento della terza corsia del Grande raccordo anulare: i cantieri sono già stati avviati e si chiuderanno entro tempi brevissimi.
Sempre sul fronte dell”asfalto’, un intervento strategico di prossima realizzazione sarà il rafforzamento della via Pontina, un’ area che nel giro di poco tempo è cresciuta moltissimo sia in termini residenziali che di servizi alle imprese.

“La Capitale e il Lazio in genere – ha detto Mauro Moretti, Vice Presidente Uir e Amministratore delegato della Rete ferroviaria italiana – stanno vivendo una trasformazione importante: gli abitanti tendono a concentrarsi in una specie di ‘ferro di cavallo’ intorno alla città”. E poi ha aggiunto: “Il sistema dei trasporti deve ricalcare questo cambiamento servendo le aree di nuovo sviluppo”.

Buone notizie anche per quanto riguarda le strade ferrate. L’alta velocità è, infatti, uno dei punti principali del Piano e, se è già possibile andare da Roma a Napoli con solo tre ore, presto anche Bari sarà raggiungibili in tre giri completi delle lancette.
Punti di eccellenza sia per il trasporto dei passeggeri che per quello industriale, dovranno diventare pure il porto di Civitavecchia, l’aeroporto di Fiumicino e la stazione Tiburtina, per i quali sono in cantiere azioni di potenziamento.

Altra priorità in agenda, dislocare il trasporto delle merci al di fuori del cuore della Capitale in modo da non aggravare la situazione delle arterie già congestionate dal traffico urbano.
E chi pensa che per realizzare tutto ciò occorreranno tempi biblici, dovrà ricredersi perché molti di questi progetti sono già stati avviati, mentre per altri si prevede la messa in opera entro breve.

“Proprio per dare concretezza al piano – ha detto Luigi Abete, Presidente Uir – abbiamo creato un ‘Osservatorio Infrastrutture e territorio’, un organo permanente che seguirà l’evoluzione delle strutture logistiche e della mobilità di Roma”.
Insomma, uno strumento che servirà a monitorare a che punto sono i lavori previsti.
“Questo è solo l’inizio di un percorso che ci porterà molto lontano – ha poi concluso Abete – Ogni sei mesi ci incontreremo per verificare ‘lo stato dell’arte'”.

Tanti progetti ma anche uno sguardo al portafogli. Molti degli interventi, infatti, saranno auto-finanziati attraverso tariffe e pedaggi d’ingresso.
E, infine, c’è spazio anche per un sogno: regalare alla Città Eterna un abbraccio più grande realizzando un secondo anello stradale che avvolga il Gra.