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Obiettivo "Galileo", Roma scalda i motori

“La candidatura di Roma per il Progetto Galileo ha ottime e fondate ragioni. E’ una candidatura di grande rilievo”. Cosi’ il ministro alle Politiche comunitarie Emma Bonino ha commentato l’incontro avuto presso il ministero con il sindaco di Roma Walter Veltroni, il presidente della Provincia Enrico Gasbarra e l’assessore regionale al Turismo, Ricerca e Innovazione Raffaele Ranucci, che ha sostituito il presidente Marrazzo ora all’estero.

Il termine per presentare le candidature per ospitare il progetto Galileo e’ fissato per l’11 ottobre. La collocazione di Galileo, il sistema di controllo e navigazione satellitare del traffico aereo, marittimo e terreste sarebbe al tecnopolo Tiburtino.

“Lavoreremo – ha assicurato Bonino – per sostenere la candidatura di Roma. La competizione e’ molto forte e la strada e’ in salita, ma mi sto gia’ muovendo – ha concluso il ministro – per prendere contatti all’estero”. Per Veltroni portare a Roma il progetto Galileo ”sarebbe un risultato importante non solo per la nostra citta’ ma per tutto il Paese. La decisione di candidare Roma e’ stata decisa di comune accordo fra Comune Provincia e Regione anche perche’ nella Capitale si trovano le maggiori agenzia che si occupano di temi tecnologici e aerospaziali”.

Secondo Gasbarra ”la nostra proposta non e’ un vezzo. Il nostro Paese e’ tra quelli che hanno investito di piu’ nel consorzio”, mentre Ranucci ha ricordato che ”la Regione Lazio ha puntato molto sulla ricerca e l’innovazione, investendo in due anni 7 milioni di euro nel test ranger Galileo, ovvero i test a terra. Previsti – ha annunciato l’assessore – ulteriori 18 milioni di euro da parte dell’Asi (Agenzia spaziale italiana). Roma e il Lazio sono pronti a competere a livello internazionale per ottenere questo risultato che – ha concluso – significherebbe il distacco dal Gps americano”.