Dichiarazione di Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani, e Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma.
“Il dibattito alla Camera – con il ripetuto ricorso agli argomenti e ai dati del nostro dossier sui costi delle olimpiadi, pur senza riconoscere a Radicali Italiani paternità e merito dell’iniziativa – dimostra che ancora una volta siamo riusciti a imporre un’analisi e un tema altrimenti espulsi dall’agenda politica e istituzionale, e mostra purtroppo i deputati vittime, ancor prima che artefici, della mancanza di informazione e conoscenza.
Affidare al gioco delle mozioni e quindi al giudizio di questi partiti il dibattito su una scelta rischiosa come la candidatura olimpica è stata un’iniziativa inutile, e nei fatti antireferendaria. L’esito scontato del voto può infatti avere il solo effetto di supportare e legittimare il metodo Montezemolo e Malagò: cioè una delega in bianco senza indicare progetti, obiettivi, fattibilità e senza indicare quali sarebbero gli strumenti e le modalità dell’ampia campagna di partecipazione e coinvolgimento che si dice di voler promuovere. Insomma i cittadini devono accettare questa “scommessa” di cui nulla si sa, e al contempo si dice loro che è troppo tardi per fare un referendum.
Noi crediamo invece che la parola non vada data ai partiti, ma ai cittadini, con un referendum che in base alla legge e allo statuto è possibile promuovere. Per questo invitiamo a smetterla col gioco delle mozioni e a dedicarsi invece al gioco democratico, scendendo in strada con noi a raccogliere le firme per permettere ai romani di esprimersi su questa impresa così delicata per il futuro della città e per le loro tasche.
Oggi dalle ore 17 alle ore 20 a Largo Torre Argentina inizieremo la raccolta delle prime mille firme necessarie a depositare il quesito referendario sulla candidatura di Roma ai Giochi olimpici del 2024.
La campagna referendaria rischia però di essere ostacolata dall’assenza dei consiglieri comunali con facoltà di autenticare le firme. Per questa ragione abbiamo chiesto ufficialmente, in una lettera, al Commissario straordinario Francesco Tronca di indicare subito modalità e nomi dei responsabili che garantiscano la possibilità di sottoscrizione dei quesiti in ogni municipio e in ogni sede municipale, e di predisporre un elenco di nominativi dei funzionari immediatamente contattabili incaricati alla funzione di autentica delle firme. Ricordiamo infatti che lo Statuto di Roma Capitale affida all’Amministrazione il compito di ‘agevolare le procedure e fornire gli strumenti per l’esercizio del diritto di iniziativa popolare’”.