Un pronto soccorso di infermieri malati e assenti. A Ostia la situazione dell’Ospedale Grassi sta davvero degenerando. Le attese possono arrivare anche a 11 ore, le corsie sono vuote. Ma a mancare non sono i malati, che soprattutto nella stagione estiva sul Litorale aumentano, ma il personale. La denuncia apparsa sulle pagine del Corriere della Sera parla di una situazione che ha dell’inverosimile. Su 378 paramedici in organico ben il 42 per cento ha ottenuto il “minor aggravio”, ovvero per motivi vari e dietro presentazione di certificato sono stati esonerati chi dallo stare in corsia, chi dal sollevare pesi, chi addirittura dal fare le notti e spostati in ambulatorio o amministrazione. In pratica 158 persone spostate perché non possono fare sforzi. Diritto sacrosanto del lavoratore ma a far inquietare il direttore generale della Asl Rm D, Giusy Gabriele, non sono i singoli casi ma il loro alto numero. A questi vanno aggiunti l’assenza per malattia di 12 persone questa settimana e di 13 la settimana scorsa. Un numero troppo sospetto di assenti che ha indotto l’azienda sanitaria a controlli serrati. Il pronto soccorso è al collasso. E a nulla è valso il ricorso a un’agenzia di lavoro interinale per reperire 30 paramedici e risolvere così la situazione in corsia. L’agenzia, pagata 200mila euro, è riuscita a trovare solo una persona e neppure rispondente ai requisiti richiesti. Il direttore della struttura ha minacciato di rescindere il contratto anche perchè con agosto alle porte si è ritrovata con 16 infermieri in servizio quando in realtà l’organico e le necessità operativa ne richiederebbero 48 più tre caposala. Ed a farne le spese i malati in primis ma anche i colleghi degli infermieri assenti che si ritrovano oberati di lavoro. Per tamponare alla meglio la situazione è stato chiesto aiuto agli altri reparti. Ma così rimangono sguarnite altre corsie. E qualcuno propone: “Si facciano assunzioni dirette”.