“I Presidenti delle Camere eletti oggi, costituiscono per il valore personale di Fausto Bertinotti e di Franco Marini un incontestabile avvio positivo della Legislatura, per la Repubblica. Basterebbe ricordare che nel 1994, precedente elezione a blocchi contrapposti, eleggemmo Irene Pivetti e Carlo Scognamiglio, presto dimenticati.
Per la mia radicalità liberale, laica, socialista nella congiuntura storica che attraversiamo, Fausto Bertinotti – come anche Franco Marini – costituirebbero da subito ottimi candidati, fra quelli interni all’Unione, alla Presidenza della Repubblica, senza voler escludere per questo, Giorgio Napolitano. Invece, troverei perniciose eventuali candidature al Colle di massimi esponenti partitocratrici dell’oligarchia che da troppo “gestisce”, domina le Istituzioni italiane. E’ l’ora, comunque, di aprire, presto, e concludere, un serio dibattito nell’Unione su quanto già avvenuto e quanto incombe.
Realisticamente prendo poi per ora atto del persistere dell’indecente, oligarchica conventio ad excludendum contro Emma Bonino, di null’altro colpevole che di essere conosciuta, da tempo e ovunque, apprezzata per le sue comprovate, straordinarie capacità, onestà e popolarità. Per contro, se si volesse percorrere il metodo usato per giungere all’elezione del Presidente Ciampi anche un candidato come Mario Monti potrebbe bene consentirne la replica.
Venendo ora ai problemi di formazione del Governo, pur a titolo personale, voglio affermare che non mi parrebbe ulteriormente tollerabile l’esclusione di Emma Bonino, questa volta dal Ministero della Difesa. Con la Presidenza della Repubblica, il Ministero degli Esteri e quello degli Interni, questo Dicastero condivide delicatissime funzioni e importantissime prerogative internazionali e nazionali, che concernono diritti costituzionali, alleanze storiche del nostro Paese, i suoi problemi di Sicurezza, e la progressiva costruzione di una vera Organizzazione Mondiale della e delle Democrazie, dello Stato di Diritto e della Democrazia come diritti umani da difendere e realizzare sempre e ovunque. Sono certo che Emma Bonino, e la Rosa nel Pugno che l’ha candidata a Ministro della Difesa, possano offrire connotati invidiabili, da chiunque nel mondo e nel paese, al Governo nella responsabilità che sollecitano sia loro affidata.
Comunque, prioritario a tutto resta l’obiettivo del reintegro nel Senato degli 8 Senatori 4 dei quali della Rosa nel Pugno, estromessi con una violenza istituzionale propria del peggiore, antidemocratico momento del regime fascista”. prioritario costituzionalmente; quindi, in primo luogo, per le massime istituzioni della repubblica, per il parlamento, per tutte e tutti i cittadini degni di questo nome.