RADICALI ROMA

Pannella: sulla grande Marcia di Natale ancora nessuna risposta da Prodi, né da Berlusconi

Marco Pannella, che – lo ricordiamo – dalla mezzanotte di domenica ha iniziato un digiuno di “dialogo” di tre giorni per sollecitare i leader del centro sinistra e del sindacato perché diano risposte precise ai temi e alle questioni che pone da giorni in materia di amnistia e giustizia, al termine della puntata di oggi, martedì 14 dicembre di “Stampa e regime”, è intervenuto a “Radio Radicale”.
Quella che segue è una sintesi del suo intervento, curata da “Notizie Radicali”
 “Sono molto grato”, ha detto tra l’altro Marco Pannella, “per il coraggio con cui dal mondo della stampa anche oggi continua a venire l’attenzione, e questo contro la prova di mediocrità politica da parte di quella che dobbiamo pur chiamare la “classe” dei politici”. Pannella ha poi osservato che si è realizzata, “a livello di istituzioni, di stampo antropologico, tra gli schieramenti politici” una saldatura contro le iniziative per un’amnistia e un’indulto.
“Credo che confermeremo questa marcia di Natale”, ha aggiunto Pannella, “che sarà tanto più grande quanto ci confronteremo subito e ben presto con la piccolezza di dirigenti, di un ceto e di un’oligarchia che sembra essere inconsapevole di quello che rischia e fa rischiare al paese”.
Pannella in particolare ringrazia il “Corriere della Sera”, “Europa” e i loro direttori, “per aver ripreso ancora oggi qualcosa che poteva sembrare caduto”.

 

Quanto ai leader politici e alle loro mancate risposte, e segnatamente Berlusconi e Prodi: “Posso  assicurare che non ho e non abbiamo avuto un solo cenno, nemmeno via uscieri, di risposta dal presidente del Consiglio né da Romano Prodi; e che anche personalmente si fanno negare Piero Fassino, Vannino Chiti, tutti gli altri. Ho il dovere di dirlo, anche se questo mi costa, so bene quanto ci costerà: sapendo per esempio che noi, della “Rosa del Pugno” siamo vietati in queste elezioni”. La maggioranza, il Governo e l’opposizione, dice Pannella, in questo caso si trovano profondamente solidali, in un atto politico, quello del divieto alla presentazione delle liste della Rosa nel Pugno alle prossime elezioni.
“Adriano Sofri”,aggiunge Pannella, “sicuramente presago, poche ore prima che gli accadesse quel che gli è accaduto ci ha detto che Cossiga e Pannella avrebbero avuto accanto ‘in spirito’, alla marcia di Natale accanto a loro, un passo indietro, Adriano Sofri. Sono grato ai trentun parlamentari che oggi stanno iniziando una giornata di digiuno in solidarietà e solido appoggio con noi. So che in tante carceri ci sono iniziative analoghe. Nel pomeriggio di domani riuniremo il Comitato promotore organizzatore della Marcia presieduto da don Antonio Mazzi, e daremo le indicazioni necessarie. Prepariamoci ad una grande marcia. Probabilmente non saremo un grande numero di marciatori, i “servizi pubblici”, dai sindaci a tutto il resto che assicurano questo la riuscita di questo tipo di manifestazioni, ancora una volta si sono assolutamente negati. Noi non facciamo parte dei “grandi eventi” fatti e imposti a gogò, su tutti i temi”.  Vedremo, ha concluso Pannella, se ora se i leader di partito e di governo sapranno elevarsi, “essere e divenire ‘uno’ qualsiasi dei loro popoli, che dicono di rappresentare. Faremo la conta di quanti sono i ‘potenti’ e gli ‘impotenti’ che il giorno di Natale saranno alla grande Marcia: che sarà una grande Marcia, perché darà la misura ad occhi non partigiani delle grandi realtà e delle piccolezze in cui è precipitata l’oligarchia dirigente. Dobbiamo sperare di dare un’alternativa a tutto questo: l’alternativa dei liberi, che si troviamo nelle galere, dove si spera e non ci si illude, dove con la grande calma e forza dei forti dalle carceri, verrà la tranquilla, pacifica, nonviolenta risposta alla vile tradizione dell’oligarchia politica italiana”.