RADICALI ROMA

Papa / Izzo (Radicali): obiezione di coscienza né coraggiosa né controcorrente ma tutelata per legge proprio come aborto e fecondazione

ABORTO: LEGGE 194, 34 ANNI DI POLEMICHEDichiarazione di Paolo Izzo, segretario di Radicali Roma
“La fedeltà al Vangelo della vita e al rispetto di essa come dono di Dio, a volte richiede scelte coraggiose e controcorrente che, in particolari circostanze, possono giungere all’obiezione di coscienza”. Le “particolari circostanze” a cui si è riferito, con queste parole, il pontefice Jorge Mario Bergoglio sabato scorso, in Vaticano di fronte a circa 7000 medici cattolici italiani dell’AMCI, sono l’aborto, l’eutanasia, la procreazione medicalmente assistita.
Ebbene, nel nostro Paese l’obiezione di coscienza non può essere definita né coraggiosa né controcorrente, almeno in tema di interruzione di gravidanza e di fecondazione assistita, visto che ancora non vi è alcuna legislazione in materia di eutanasia. Non controcorrente, perché basta pensare alle altissime percentuali di medici che obiettano in Italia, superando anche il 90% in regioni come il Molise e attestandosi mediamente sul 70%. Non coraggiosa, in quanto prevista e tutelata dalle leggi nn. 194/78 e 40/2004, cioé da quelle stesse norme che garantiscono e che dovrebbero tutelare le donne nella loro scelta di interrompere una gravidanza o di iniziarne una con l’aiuto della scienza.
Per essere davvero coraggiosi e controcorrente, piuttosto, i medici italiani che optano per l’obiezione di coscienza dovrebbero palesarsi, non solo in una affollata udienza papale, ma anche pubblicamente e in anticipo rispetto alla scelta delle donne di farne i “loro” medici e rispetto allo Stato, che è tenuto a riequilibrare la loro presenza nel servizio sanitario pubblico, di modo da poter garantire sempre la corretta e universale applicazione – cioè anche a favore dei diritti delle donne, se non dispiace – delle leggi nn. 194/78 e 40/04.