RADICALI ROMA

Parcheggio Pincio, il dilemma dei posti auto

Continuano le polemiche sul parcheggio del Pincio. Sull’opportunità di realizzarlo, il consenso è ormai praticamente unanime, ma si discute ancora dei criteri di assegnazione dei 726 posti auto che si renderanno disponibili.
Se ne è parlato questa mattina presso la sede della Confcommercio di Roma, nel corso di una tavola rotonda condotta dal presidente dei commercianti romani Cesare Pambianchi, a cui sono intervenuti il delegato del sindaco alle politiche dei parcheggi e della sosta Fabrizio Panecaldo, il presidente del I municipio Giuseppe Lobefaro e alcuni esponenti del mondo del commercio romano.
Ancora distanti le posizioni di commercianti e amministrazione comunale: Pambianchi, pur dicendosi soddisfatto per la volontà mostrata dal Comune di creare nuovi parcheggi a ridosso del centro storico, ha ribadito la richiesta, già avanzata qualche giorno fa, di destinare il 50 per cento dei posti auto del parcheggio del Pincio alla sosta a rotazione.
“Vendere ai residenti la gran parte dei posti non servirà a sopperire alle esigenze della città – ha spiegato – bisogna invece rendere pubblica almeno la metà del parcheggio, esulando dal concetto di pertinenza e affidando la gestione all’Atac, in modo da consentire anche alla cittadinanza non residente di raggiungere le vie del Tridente”.
Proprio questo è il punto di maggiore disaccordo tra commercianti e amministrazione comunale. Lunedì prossimo, infatti, arriverà in aula Giulio Cesare una delibera che stabilisce che il 70 per cento dei posti del Pincio sia venduta ai residenti, il 20 per cento sia destinato alla lunga locazione e il 10 per cento alla sosta a rotazione, con accesso consentito soltanto a coloro che sono autorizzati a entrare alle zone a traffico limitato.
“Non rimetteremo in discussione la quote – ha spiegato Panecaldo – il divieto di ingresso al parcheggio per chi non è autorizzato a entrare nella ztl, poi, è un elemento cruciale della nostra politica della viabilità. Quando si parla di numeri – ha aggiunto – bisogna considerare che il sistema parcheggi è fatto anche di quello di Villa Borghese e dei nuovi parcheggi che sorgeranno a piazza Cavour, a piazzale dei Partigiani e sul lungotevere Arnaldo da Brescia, dove la gran parte dei posti sarà destinata proprio alla rotazione. Per affrontare il problema delle soste in superficie – ha concluso – stiamo studiando la praticabilità legale di un sistema satellitare per il controllo dei carri attrezzi, da dotare di telecamere per consentire ai vigili urbani di autorizzare a distanza la rimozione delle auto in divieto di sosta”.
“Siamo pronti a lavorare insieme a Confcommercio – gli ha fatto eco Lobefaro – ma dobbiamo impegnarci su un piano che preveda parcheggi a rotazione fuori dalla ztl e navette che accompagnino i cittadini in centro, con l’obiettivo di pedonalizzare interamente l’area del Tridente e incrementare i valori commerciali delle attività della zona”.
Anche sui tempi di realizzazione delle nuove aree di sosta programmate i commercianti hanno espresso perplessità: “Abbiamo chiesto i poteri speciali per il sindaco – ha ribattuto Panecaldo – proprio per avere certezza dei tempi nel caso di opere pubbliche. Oggi i progetti rimangono fermi troppo tempo in attesa di ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, mentre i poteri commissariali consentiranno al sindaco di prendere, in massimo trenta giorni, quelle decisioni per cui oggi ci vogliono mesi”.