RADICALI ROMA

PILLOLA DEL GIORNO DOPO, IL 10 APRILE IL GIP DI ROMA DECIDERA’ SE RINVIARE A GIUDIZIO I MEDICI OBIETTORI DI COSCIENZA

Dichiarazione di Massimiliano Iervolino e dell’avv.Alessandro Gerardi.
A seguito della nostra opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dalla procura della repubblica di Roma, il Giudice per le Indagini Preliminari, dott. Carlo Mattioli, ha finalmente fissato l’udienza di discussione in camera di consiglio per il giorno 10/04/2008, ore 12,00.
Il predetto procedimento giudiziario trae spunto da un nostro esposto del 01/02/2006  col quale decidemmo di denunciare i medici del Policlinico Umberto I° e del San Giovanni di Roma che, appellandosi all’obiezione di coscienza, si rifiutarono di prescrivere la c.d. “pillola del giorno dopo” ad una paziente che ne faceva urgente richiesta.
All’udienza del 10 aprile, pertanto, per la prima volta in un’aula giudiziaria, tenteremo di dimostrare – soprattutto grazie all’ausilio del parere medico-scientifico redatto dal dott. Silvio Viale sul meccanismo d’azione del Levonorgestrel – che i medici che non forniscono la ricetta per l’acquisto della c.d. “pillola del giorno dopo” compiono un vero e proprio reato di interruzione di pubblico servizio e/o di omissione d’atti d’ufficio e non un atto di rispetto della propria coscienza (che nel caso di specie, come per i profilattici e la contraccettiva, non è previsto né consentito dalla legge).

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