Raccogliendo l’idea del direttore di Notizie Radicali, ho presentato stamane un ordine del giorno affinché ad Anna venga intitolata una strada del centro di Roma ed il suo libro -“Viaggio all’inferno. Diario ceceno”- sia subito reso disponibile in tutte le biblioteche comunali.
L’assassinio di Anna Politkovskaya è un atto contro la ricerca della verità, contro la militanza per i diritti umani, per dissipare le speranze di chi rischia la vita contro la morte fisica e morale.
Per gli stessi motivi, il 16 ottobre del 2000, fu ucciso il giornalista e militante radicale Antonio Russo, e prima ancora il dirigente del Partito radicale Andrea Tamburi.
Chiedo al Sindaco Veltroni e agli altri sindaci italiani un piccolo gesto, che non è soltanto simbolico.
Per Roma propongo che si muti il nome di Via Gaeta, ove ha sede l’Ambasciata della Federazione Russa, in Via Politkovskaya.
Sono certo che il primo ad apprezzare questo atto semplice sarà proprio il popolo russo, alla cui integrità l’opera di Anna era anche rivolta.