RADICALI ROMA

Ponte Mammolo – Magi: Accoglienza non è problema di decoro

Priorità è riformare il sistema per garantire dignità e inclusione e dotare Roma di un Centro di transito

Dichiarazione di Riccardo Magi, Presidente di Radicali italiani, consigliere comunale a Roma

Lo sgombero dell’insediamento “storico” di Ponte Mammolo avvenuto questa mattina e voluto da Roma Capitale d’intesa con la Prefettura ha confermato, ancora una volta, quanto sia urgente per l’amministrazione capitolina affrontare definitivamente la questione dell’accoglienza nella nostra città. Se da un lato intervenire su una situazione di tale degrado non era più rinviabile, dall’altro bisogna prendere atto che si è trattato di un’azione di forza, con le umiliazioni e i gravi momenti di tensione che sono conseguenza della mancanza di programmazione e di politiche di governo adeguate.

Operazioni così delicate devono avvenire nel pieno rispetto di quanto prevedono le procedure in caso di sgomberi forzati, con il pieno coinvolgimento delle persone che le dovranno subire e solo dopo aver notificato lo sgombero in anticipo, con tempi ragionevoli e adeguati, e garantendo loro una sistemazione alternativa. Rischiano altrimenti di essere operazioni di decoro e di pulizia, che non avranno risultati sul piano dell’inclusione sociale. Preoccupa inoltre che non siano state coinvolte le organizzazioni internazionali e tutte le altre associazioni per la tutela dei diritti dei migranti e dei profughi pure presenti sul posto, attive da anni e disponibili a operare un ruolo indispensabile per la mediazione e il coinvolgimento di tutti i cittadini interessati dallo sgombero.

Alcune delle persone sgomberate erano lì da molti anni ed in possesso dello status di rifugiati; molti altri invece sono profughi in transito che, ormai da mesi, fanno tappa a Roma in viaggio verso il Nord Europa: un problema che richiede una soluzione immediata, cioè un centro di transito in grado di assicurare una prima assistenza, un letto, pasti, bevande, medicine, così come avviene da più di un anno a Milano. Si tratta di un passaggio obbligato per Roma, per cui già esiste l’accordo con la Prefettura.

Nessuno dice che la baraccopoli di Ponte Mammolo fosse tollerabile, ma non siamo sicuri che per coloro che oggi hanno ha visto la propria baracca demolita dalle ruspe – e magari non sono riusciti neanche a recuperare i propri effetti personali – ci sia alcuna ragionevole certezza di un futuro migliore e più dignitoso.