RADICALI ROMA

Porta Pia: necessaria una breccia nelle casse della Cei in aiuto a Papa Francesco

 

 

Dichiarazione di Paolo Izzo, Segretario di Radicali Roma

 

«Quest’anno, come Radicali Roma, siamo completamente impegnati nella campagna referendaria per poter celebrare la breccia di Porta Pia con la manifestazione che la data odierna meriterebbe. Nonostante le numerose aperture della Chiesa cattolica e del suo nuovo pontefice, infatti, il 20 settembre andrebbe ricordato soprattutto come simbolo della riconquista alla laicità del nostro Paese, che invece troppe volte si genuflette, preventivamente, al cospetto del vicino Stato della Città del Vaticano.

«A maggior ragione oggi inviteremo i cittadini italiani a firmare le nostre proposte referendarie e in particolare quella che prevede la giusta assegnazione allo Stato italiano delle quote di 8xmille per le quali i contribuenti non hanno espresso una destinazione: quasi nessuno sa che quando non si sceglie, le somme vengono ripartite tra i destinatari possibili proporzionalmente a quanto gli stessi hanno ricevuto da chi ha indicato la propria preferenza. Alla stregua di un premio di maggioranza, perciò, la Conferenza episcopale italiana ne percepisce quasi l’80%, arricchendosi ulteriormente e senza compiere alcuna fatica: con buona pace di chi paga le tasse italiane e si vede affidare il proprio 8xmille ai messi di uno Stato straniero.

«Con il nostro referendum stiamo provando ad aprire una breccia almeno nelle casse della Cei e a fornire così un aiuto concreto a Papa Francesco nella sua missione di rinnovamento dell’istituto religioso di cui è a capo».