Roma, 13 settembre 2005 – In Regione non aspettavano altro che il segnale. Nel giorno del via libera di Prodi e del dibattito dentro l’Unione sulla proposta di istituire i pacs, l’assessore al Bilancio della Pisana Luigi Nieri sottopone al governatore Piero Marrazzo e alla coalizione la sua proposta di legge, che prevede sostegni economici, agevolazioni e riduzioni fiscali anche alle famiglie di fatto.
”Nei mesi di luglio e agosto – ricorda l’assessore e esponente di Rifondazione – abbiamo avviato nel Lazio un processo di partecipazione che ha portato alla stesura di una proposta di legge per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, nonche’ per la previsione di analoghe forme di sostegno economico e fiscale alle unioni di fatto e alle famiglie di diritto”. Ora Nieri mette la proposta a disposizione delle forze dell’Unione per iniziare il dibattito nelle sedi istituzionali.
La proposta di legge ruota, sostanzialmente, attorno ad alcuni punti nodali: l’abrogazione della legge regionale n.32, approvata durante la giunta Storace, che prevedeva il sostegno alle sole unioni sancite dal matrimonio; la lotta alla discriminazione nei luoghi di lavoro; la garanzia del libero accesso, per tutti, ai servizi minimi essenziali a partire da quelli sanitari e sostegno economico per qualsiasi nucleo sociale svantaggiato valutato solamente sulla base di indicatori economici e non su scelte di vita. Previste anche agevolazioni per le nuove coppie con interventi di edilizia residenziale pubblica, prestiti agevolati e riduzioni fiscali. ”La Regione Lazio – afferma Nieri – puo’ così candidarsi, sul terreno dei diritti, a essere il laboratorio politico su cui fondare una nuova politica di inclusione sociale”.
L’idea trova subito entusiasta il coordinatore della maggioranza in Campidoglio, Silvio Di Francia: “Noi, come altre amministrazioni locali abbiamo presentato una proposta di sollecitazione al Parlamento per affrontare la questione della convivenza delle coppie di fatto. La delibera, di cui io sono stato l’estensore, presentata qualche anno fa e’ rimasta ferma poiche’ la questione dei pacs non e’ di competenza delle amministrazioni locali. Quindi la nostra delibera ha un carattere simbolico e di sollecitazione”.