RADICALI ROMA

Protesta taxi, nella Capitale il blocco prosegue

Roma 4 luglio 2006 – È fissata per domattina a Roma l’assemblea generale dei tassisti, cui si prevede partecipino circa seimila persone. All’incontro saranno presenti rappresentanti della categoria provenienti da tutta Italia.
L’assemblea si svolgerà al Circo Massimo dalle 9 alle 14. Tra gli argomenti che saranno affrontati, e che inizialmente erano soltanto le forme di lotta da adottare contro il decreto legge del Consiglio dei ministri, ci saranno invece delle novità; quelle che probabilmente, usciranno dall’incontro che la categoria avrà oggi pomeriggio alle 15.30 al ministero dello Sviluppo economico. Un incontro che, secondo alcuni sindacalisti, rappresenta l’apertura di un confronto con il Governo. I risultati di questo incontro saranno portati domani in assemblea.

Nel frattempo il blocco prosegue pressoché completo anche questa mattina all’aeroporto di Fiumicino, come segno di protesta contro la liberalizzazione delle licenze. Assai difficile veder circolare, per il momento, taxi nello scalo, tranne qualcuno in arrivo da Roma, e stalli vuoti presso la zona arrivi dei tre terminal, dove ci sono dei piccoli presidi di tassisti ormai in agitazione permanente. Assicurate solo corse per “emergenze”. Come ieri, turisti in arrivo, sorpresi per la mancanza delle “auto bianche”, costretti a ripiegare per lo più sui pullman, auto a noleggio o ai treni diretti nella Capitale.
Prosegue la mobilitazione anche in piazza Venezia a Roma. Stamani, già dalle prime ore del mattino, i vigili urbani sono stati costretti a fare delle chiusure al traffico “a soffietto” sulla piazza, che è snodo fondamentale del traffico cittadino, deviando i veicoli su percorsi alternativi.
Anche nei momenti in cui l’accesso è consentito gli automobilisti procedono “a passo d’uomo” e il centro della piazza è occupato stabilmente da un folto raggruppamento di “auto bianche”, mentre tassisti in capannelli, fuori dai marciapiedi, rallentano la circolazione di auto e bus nelle “ore di punta” del mattino.
Anche per oggi si prepara un’altra giornata di agitazione per i tassisti in attesa dell’incontro tecnico che si svolgerà nel pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico, con una delegazione ristretta delle sigle della categoria.

Ieri le agitazioni erano cominciate alle 8 del mattino con il blocco del servizio di trasporto all’aeroporto di Fiumicino. Le conseguenze? Centinaia di passeggeri, per raggiungere la Capitale o altre destinazioni sono stati costretti a ricorrere a mezzi alternativi, come il treno o le auto a noleggio.

“Qui se continuiamo di questo passo – aveva detto uno dei lavoratori in sciopero – rischiamo di finire in mezzo alla strada e senza un lavoro: andremo avanti a oltranza con questo fermo per dire un secco no alla manovra decisa dal Governo”.

“Tutto questo è assurdo se solo si pensa che il Governo si è appena insediato – si è sfogata Luisa Filani, una passeggera appena giunta a Roma con un volo proveniente da Milano – per mesi siamo stati bersagliati dai disagi nel settore del trasporto aereo, con la crisi di Alitalia, ora è la volta dei tassisti”.

A qualcuno il blocco delle auto bianche ha creato seri disagi. “Sono davvero nei guai – ha detto Marco Caneve, un altro passeggero – ho un’ importante riunione di lavoro con un’azienda di Roma e ora sono costretto ad andarci in treno, ma rischio di arrivare molto tardi; pazienza, tanto arrabbiarsi è inutile e fa male alla salute”.

Sempre per protesta, 200 tassisti hanno percorso l’autostrada Roma-Fiumicino a bassissima velocità con notevoli ripercussioni sul traffico. Il rallentamento ha provocato il formarsi di una coda lunga numerosi chilometri, oltre che tensioni tra gli automobilisti e i viaggiatori. La situazione, costantemente controllata dalle forze dell’ordine, si è sbloccata soltanto nel primo pomeriggio.

Le polemiche sono scatenate non soltanto dal provvedimento varato dal Consiglio dei ministri pochi giorni fa, ma anche dalla nuova disposizione prefettizia per quanto riguarda il servizio nello scalo di Fiumicino.