RADICALI ROMA

Radicali Roma per il diritto alla pillola del giorno dopo

La pillola del giorno dopo è un farmaco utilizzato come contraccettivo di emergenza: agisce inibendo o alterando la qualità dell’ovulazione e non interferendo in alcun modo sull’impianto dell’ovulo fecondato. Il metodo, che ha un’efficacia tanto maggiore quanto prima viene utilizzato, è inefficace se l’impianto dell’ovulo è già avvenuto: in tal caso, tuttavia, l’assunzione del farmaco non influisce sulla prosecuzione della gravidanza.

In Italia la pillola del giorno dopo può essere venduta con ricetta nominale non ripetibile prescritta da un medico: pertanto in caso di necessità è necessario rivolgersi obbligatoriamente a un medico, con tutte le difficoltà (sia di ordine pratico che di ordine psicologico) che si ricollegano a tale eventualità. In molti Paesi europei la contraccezione d’emergenza è liberamente acquistabile come farmaco da banco, e in alcuni casi viene addirittura distribuita gratuitamente.

Un’altra peculiarità del nostro Paese riguarda l’obiezione di coscienza, che è prevista soltanto dalla legge 194 sull’interruzione di gravidanza (e che quindi prevede una gravidanza accertata), ma secondo un parere non vincolante del Comitato Nazionale per la Bioetica potrebbe essere estesa alla prescrizione della pillola del giorno dopo (in assenza di una gravidanza accertata).

Sono segnalati in tutta Italia casi di ospedali che negano la prescrizione della pillola del giorno dopo nei momenti critici in cui non è reperibile né il medico nel consultorio familiare, né il medico di base (per esempio durante i finesettimana), adducendo come motivo l’obiezione di coscienza dei medici di turno.

E’ ormai da anni che l’Associazione Radicaliroma si occupa del problema della reperibilità di un medico per la prescrizione della pillola del giorno dopo nei week-end. Nel 2008 abbiamo prodotto e pubblicato un documento di straordinario interesse che mette a nudo la situazione di illegalità diffusa in cui versano gli ospedali romani e il disagio dei cittadini ai quali viene negato un servizio in circa la metà dei casi analizzati: uno scenario rappresentativo del più generale quadro nazionale. La video inchiesta realizzata dall’associazione Radicaliroma la puoi vedere al link: http://www.fainotizia.it/2008/09/09/pillola-giorno-dopo. Uno stralcio di questa nostra videoinchesta è stato pubblicato in grande evidenza anche sul sito di “La Repubblica”. Nel 2009 abbiamo effettuato una seconda video inchiesta, che ha dato risultati sostanzialmente identici alla precedente e che è stata vista in anteprima, secondo i dati auditel, dai 2 milioni e 655 mila spettatori della trasmissione “La vita in diretta” di Venerdì 27 Novembre 2009.

Noi chiediamo che la contraccezione di emergenza sia venduta senza ricetta, come ormai avviene in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Israele, Norvegia, Portogallo, Svezia, Svizzera, Tunisia, Regno Unito e molti altri paesi extra-europei. Le ragioni della nostra richiesta sono essenzialmente due: non vi è bisogno di nessuna diagnosi; non vi sono controindicazioni mediche alla sua assunzione. Inoltre, tutti gli altri farmaci venduti senza ricetta risultano essere più pericolosi del farmaco in questione. Fra l’altro, la vendita senza ricetta non esclude consultazioni mediche in caso di necessità.

E’ importante che l’accesso alla contraccezione di emergenza avvenga nel più rapido tempo possibile, prima che si verifichi l’ovulazione, riducendo così la probabilità di gravidanza fino al 95%. Questa misura da sola comporterebbe una riduzione di almeno 20.000 aborti annuali.

Luca Placidi

presidente di Radicaliroma e candidato al Consiglio regionale del Lazio per la Lista Bonino-Pannella