RADICALI ROMA

Radicali, segretario a tempo pieno.

L’azionista di maggioranza è sempre ”lui” Marco Pannella, e getta nell’agone politico un nuovo segretario per i Radicali italiani. Rita Bemardini sostituirà Daniele Capezzone. Sara la terza donna segretario nella storia del partito movimento, dopo Emma Bonino e Adelaide Aglietta, e riceverà la sua legittimazione ufficiale al quinto congresso nazionale convocato a Padova per il 2 novembre. Il motivo ufficiale della sostituzione di Capezzone è l’incompatibilita tra la guida del partito e la presidenza della commissione Attività produttive della Camera. “Diventa indispensabile eleggere un segretario che dedichi 24 ore al giorno alla soluzione dei nostri problemi”, dice Pannella che elenca anche le priorità immediate da affrontare: la drammatica crisi di fondi, il futuro della Rosa nel Pugno, la Finanziaria e la lotta per i diritti civili, eutanasia in testa. Qualche stupore tra i militanti radicali viene espresso a mezza bocca: Pannella non si discute anche se non sempre si ama e l’iperattivo Capezzone, che affianca all’attività politica un’esposizione mediatica impressionante per quantità di presenze, ha uno stile diverso dalla tradizionale veemenza radicale. La Bernardini, attuale tesoriera, è al contrario molto più diretta e rivendica la sua “romanità” nell’approccio con la politica e con i media. Capezzone è anche colui che ha guidato due passi strategici per i radicali: l’ingresso nella maggioranza di centrosinistra e la nascita della Rosa nel Puguo con lo Sdi, un’alleanza, quest’ultima, che versa in un grave stato di crisi. Ma anche su questo, dicono nel partito, sara il congresso a decidere. Un congresso, fanno notare da Torre Argentina, in cui, caso unico tra partiti italiani, non ci sono delegati e ogni iscritto ha diritto di voto. Tutto ancora aperto, allora? Nei congressi radicali le sorprese sono all’ordine del giorno.