RADICALI ROMA

REGIONALI, NIENTE INTESA LOCALE TRA UNIONE E RADICALI

Roma, 1 marzo, Adnkronos

Nessun accordo tra Unione e Radicali a livello locale. Ad offrire la possibilità di un’intesa in 4-5 regioni per le elezioni del 3 e 4 aprile erano stati Ds e Margherita. Al termine della riunione dell’organismo dirigente della Quercia, il coordinatore della segreteria dei Ds Vannino Chiti aveva annunciato: ”Sia a Franco Marini (responsabile organizzativo della Margherita) che a me è risultata la possibilità, la disponibilità, la praticabilità di un’intesa elettorale tra l’Unione e i Radicali. Per il centrosinistra sarebbe possibile un’intesa elettorale in quattro-cinque regioni: Piemonte, Lazio, Calabria, Puglia e Abruzzo. Ora -ha concluso l’esponente della Quercia- la scelta è dei Radicali”.Una posizione avallata dai vertici dell’alleanza. Il presidente della federazione Uniti nell’Ulivo Romano Prodi ha spiegato che ”con i Radicali c’è stato un confronto su scala nazionale che ha posto, di conseguenza, problemi di ordine politico generale e che, come tutti sanno, non ha avuto esito positivo. Se il confronto dovesse riproporsi in qualche regione, la valutazione spetterà ai livelli regionali sotto la guida dei nostri candidati presidenti”. ”Questo criterio -ha concluso Prodi- vale tanto per i Radicali quanto per tutte le formazioni esterne all’Unione che fossero interessate ad allearsi con noi”. Nel pomeriggio il rifiuto dei Radicali. ”In queste settimane ci siamo convinti che il fronte del no ai Radicali ne cela un altro fondato esclusivamente sull’inganno del popolo italiano -ha dichiarato il leader Marco Pannella-. Anche in considerazione delle verifiche giunte dal centrodestra, dove la volontà e l’impegno di Berlusconi sono state per ora battute, ma soprattutto dal centrosinistra, siamo giunti alla conclusione che il pur non disdicevole compromesso strappato dai Ds non possa essere accettato da radicali Lista Coscioni, pena la trasformazione della campagna elettorale per le regionali in una poderosa opera di distrazione dalla campagna referendaria”.