Probabilmente il 2009 sarà l’anno dell’approvazione di una nuova legge sul federalismo fiscale. Quest’ultima prevederà maggiore autonomia per le regioni, le quali potranno così gestire automaticamente risorse economiche più cospicue.
Durante le elezioni del 1990 al Comune di Roma, Marco Pannella lanciò l’idea delle “liste Nathan”, nella speranza di raccogliere intorno al nome del più grande Sindaco di Roma quelle forze politiche che si ponevano come alternativa al potere democristiano, potere che da lì a poco avrebbe dovuto “gestire” miliardi di lire per l’organizzazione del Giubileo del 2000. Oggi come ieri, l’avvicinarsi di una nuova legge che darà la possibilità agli enti locali di amministrare risorse economiche così ingenti, ci ripropone, con le dovute proporzioni, lo stesso problema. Infatti negli ultimi anni il Lazio è stato governato sia dal centro-destra che dal centro-sinistra, ma né gli uni né gli altri hanno saputo portare avanti una politica di rigore autenticamente riformatrice. Pertanto entrambi gli schieramenti politici, così esperti nel creare deficit, non potranno certamente offrire garanzie di buon-governo di fronte a nuove ed ingenti risorse finanziarie. A fronte di questa grave situazione ritengo urgente e necessario che al più presto si crei uno spazio di dialogo e confronto tra individui liberi da vincoli anticostituzionali di partito che, nella propria autonomia, cerchino soluzioni fattuali ai problemi legati alla non-democrazia italiana, mossi dalla convinzione che il perdurare dell’oligopolio partitocratico non potrà che produrre uomini in cerca di potere, più che al servizio dei cittadini.