RADICALI ROMA

REPORT DELL’INCONTRO DEL MOVIMENTO DELLE PROSTITUTE CON IL DELEGATO ALL’ASSESSORATO ALLA SICUREZZA DEL COMUNE DI ROMA

All’incontro, svoltosi il 14 scorso presso gli uffici del Delegato all’Assessorato per la Sicurezza del Comune di Roma, hanno preso parte: l’Assessore Delegato Jean L. Tuadi medesimo, la signora Marcella di Folco del “M.I.T.”, la signora Beatrice Busi del gruppo femminista “A/Matrix”, nonché giornalista di “Liberazione”, e la signora Maria Ornella Serpa del “Co.Di.Pe.P. – ROMA”.
L’incontro, cordiale, ha avuto come oggetto le nuove misure che l’amministrazione capitolina, di concerto con la Prefettura di Roma, intende varare per contrastare il fenomeno della prostituzione all’aperto e la possibilità di instaurare un percorso di dialogo e di confronto, costante, tra le istituzioni capitoline ed il movimento “Z”.
L’Assessore Tuadi, che è anche membro di diritto del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza di Roma, si è premurato di spiegare alle ospiti che le misure (telecamere) sono semplicemente dirette a vigilare sulla disciplina automobilistica in nulla interferendo con l’attività prostituzionale “non di competenza del Sindaco” benché abbia anche riferito, però, che esse saranno installate sulle vie della città dove si registra un alto tasso di prostituzione e che sono state scelte “mobili” per consentirne lo spostamento al seguito delle persone che si prostituiscono. Infatti il contesto prostituzionale, prevedibilmente, si sposterebbe nel caso in cui le telecamere interferissero negativamente.
Tesi ribattuta dalle rappresentanti del movimento “Z” per le quali mediaticamente era stato riferito tutt’altro; esse hanno inoltre acclarato i contraccolpi negativi che esso sicuramente causerebbe specie a quelle persone che si prostituiscono già in precarie condizioni (in particolare alle vittime di sfruttamento sessuale).
L’Assessore Delegato ha quindi mostrato una certa sensibilità alle istanze delle rappresentanti del movimento “Z”, che si sono anche premurate di riferire che la loro azione non è diretta né a conseguire un riconoscimento dell’attività prostituzionale né a relegarla in “zone consentite” ma di essere mosse da tutt’altra necessità. Il Delegato ha quindi assicurato che il provvedimento è ancora in fieri ed ha garantito di riferire sui contenuti dell’incontro anche ad altri Assessorati (come quello alla Sicurezza e quello delle Politiche Sociali) ed al vertice dell’amministrazione capitolina per chiedere l’istituzione di un confronto dibattimentale, pubblico e massimamente trasparente, tra le parti interessate.