RADICALI ROMA

Resoconto della riunione del 29 gennaio

A cura di Demetrio Bacaro.

Il resoconto, lungi dall’essere prova documentale di alcun valore, vuole essere strumento di divulgazione delle tematiche e delle riflessioni; come da abitudine dell’estensore esso non viene corretto né rivisto, onde evitare influenze di soggettive riflessioni sull’accaduto; tutto quanto scritto è frutto di lavoro estemporaneo ed in “diretta”.

Inizio riunione ore 21.00

IERVOLINO
Direi di cominciare dando la parola a De Pascalis per illustrare le interrogazioni  che ha preparato sulle metropolitane.

DE PASCALIS
I treni attualmente sono lunghi circa 106 Mt. con stazioni da 115mt. Se invece facessimo treni da 70 mt potremmo fare stazioni più corte, risparmiando molto, tenuto conto che comunque gli scavi a Roma costano di più che altrove. Per quanto concerne i tracciati dobbiamo  dire che le linee nuove C e D sono troppo lunghe nei bracci periferici e spesso doppioni dell’esistente (es. linea B1 e D). Assurdo prevedere molti km di metropolitana  solo per raggiungere il quartiere Talenti, quando invece dovrebbe essere posta in essere la tramvia leggera Cinecittà – Saxa Rubra, già prevista da una delibera ad iniziativa popolare approvata. Questa idea l’abbiamo tradotta in un’interrogazione che potete leggere nelle fotocopie distribuite, nella quale chiediamo conto delle scelte e proponiamo le alternative.

IERVOLINO
Per quanto concerne le interrogazioni preparate da me, sono inerenti  all’economia e la  trasparenza del comunale di Roma, e vertono su: debito  pubblico comunale, che è superiore ai 7 mld di euro e penso che dovrebbe interessarci, come Radicali, la richiesta di una politica che aumenti il margine operativo netto (differenza fra entrate correnti e spese correnti al netto degli interessi), chiedendo al sindaco  quali idee ci siano per migliorare questa voce; anche perché  già oggi il comune di Roma paga ogni anno circa 500mln di euro di interesse e non vorremmo che si arrivasse nel 2011 a pagarne 900 mln (così come prevede l’assessore Causi) se si continua ad accedere al debito come grossa forma di finanziamento degli investimenti. Un’altra interrogazione  riguarda la legalità amministrativa delle società controllate dal comune, affinchè si possa verificare la legittimità delle nomine, con richiami a leggi statali; es. la finanziaria 2007, comma 734, dove si recita che non possono essere nominati amministratori di enti pubblici, coloro i quali nei 5 anni precedenti abbiano  partecipato ad amministrazioni finite in passivo. Anche la successiva interrogazione verte sulla trasparenza: pubblicazione dei compensi lordi degli amministratori, anche delle aziende partecipate. Sullo stesso binario anche la successiva: verificare il rispetto dei commi 587 e seguenti della finanziaria 2007: obbligo di comunicazione  e pubblicazione  dell’elenco delle partecipate comunali.
La successiva riguarda la richiesta della pubblicazione dell’albo dei professionisti e consulenti, al quale attingere per la nomina dei consulenti; soprattutto  pubblicazione dei compensi di questi ultimi. L’ultima interrogazione  è sull’onere dei rimborsi per i consiglieri in termini di indennità  occupazionale. Vorrei anche scrivere un’interrogazione  atta a chiarire l’ammontare degli oneri concessori. Inoltre ne vorrei pensare una sull’ICI (circa 25 mln di euro secondo Causi) esentata alle proprietà ecclesiastiche a scopi commerciali.
C’è poi l’interrogazione su Svendopoli, per la quale abbiamo già pronte le firme.
Per ognuna delle interrogazioni popolari ci vogliono 200 firme ed il Sindaco ha 60gg di tempo per rispondere. Dobbiamo  capire come dividerle e quando depositarle per poi cominciare la raccolta delle firme.

MASCIOTTI
Diventa dirimente capire se ci sarà o meno il commissiaramento del comune.

PECCIOLI
Volevo sapere se dopo la nostra inchiesta sui consultori era cambiato qualcosa e, se no, fare un’interrogazione  su questo per dare continuità  alla battaglia .

IERVOLINO
Si può fare, anche se mi sarebbe piaciuto concentrare il pacchetto su economia, trasparenza e metropolitane.
Per quanto riguarda la situazione romana dobbiamo sapere che, per legge, si può votare solo tra aprile e giugno di ogni anno e quindi Veltroni si dovrebbe dimettere se volesse far votare quest’anno, per esigenze tecniche, entro il 4 febbraio. E questo pare che non si profili, almeno sentendo Battaglia.

PECCIOLI
Noi che posizione abbiamo ?

IERVOLINO
Come detto nel comunicato siamo assolutamente contrari al commissariamento lungo un anno.

PECCIOLI
Per fare combaciare la nostra posizione locale con il nazionale dobbiamo insistere perché  il Sindaco si dimetta.

IERVOLINO
Rispetto al nazionale: la dichiarazione  di Veltroni che il PD correrà da solo ha grossi riflessi sull’ambito comunale: c’è stata e c’è fibrillazione e non è giusto che gli alleati non sappiano cosa il sindaco farà; per questo chiedevo un incontro fra i segretari romani della maggioranza. Sarà importante capire nei prossimi mesi che cosa si vorrà fare: insistere con l’alleanza del centrosinistra o costituire una sorta di “terzo polo”. Per esempio  a livello nazionale mi pare che si stia cercando un accordo con il PD e se così fosse bisognerà tenerne conto. Personalmente sono scettico sul terzo polo.

SABATINELLI
Le agenzie ultime propendono, per quanto riguarda la crisi di governo, per un incarico esplorativo, con la destra che forse ha inscenato il “no” per mercanteggiare, non so cosa. Quindi per noi, localmente, significa che il commissiaramento si fa più probabile perché i tempi elettorali slitterebbero. Una cosa è sicura: massimo in un anno si vota; quindi facciamoci 2 conti; le associazioni con le quali abbiamo collaborato spesso sono etichettate e l’unica che veramente ha potenzialità di contatto e potenziali elettori è l’ARCI. Allora penso che  sia più possibile che loro strumentalizzino noi e non viceversa; sicuramente non sono una terza forza. Si può solo sperare che qualche partito minore si smarchi. Dobbiamo  anche considerare che se rimaniamo nel centro sinistra avremo a che fare con i soli noti, arrivisti e inaffidabili. Allora come punti fermi: osservare il nazionale e soprattutto  qualsiasi accordo che vorremo fare dovrà essere pubblico, prima durante e dopo; perché non voglio andare al massacro.

MASCIOTTI
Innanzitutto volevo capire che margini avremo sul locale rispetto agli accordi del nazionale. Poi, qualora i margini ci fossero, se Iervolino ritiene che potremmo costituire una lista alleandoci con i gruppi che sono stati al nostro fianco in questi mesi.  Infine volevo alcune novità sulla posizione dei socialisti.

IERVOLINO
Partendo da quest’ultima parte ti dico che gli umori di Quadrana mostrano scetticismo sul fatto di andare da soli.
Sulla questione margini di manovra dobbiamo  necessariamente  vedere quello che il nazionale ratifica in termini di accordi e poi valutare i rapporti anche locali.

CANALE
Sono convinto che le elezioni politiche non siano prossime, perché non ho creduto alla sincerità dei 2 maggiori leader politici nel voler evitare il referendum. Inoltre mi riconosco molto nell’affermazione che siamo contrari ad un commissariamento lungo.

DE PASCALIS
Mi meraviglio che si possa pensare ad un’alleanza locale con il PD, date le dichiarazioni di questi gg. Il PD a Roma vince da solo, figurati se si alleano con  sociasti e radicali. L’importante è la sostanza delle battaglie, quindi se partiamo con le interrogazioni dobbiamo  percorrere la  strada con forza e continuità.

PECCIOLI
Visto che siamo in questo periodo di incertezza il seminario del 23 febbraio  lo vedrei meglio come una sorta di convention, con un taglio più aperto per cercare interlocutori: comitati, associazioni con le quali abbiamo  collaborato.

IERVOLINO
Posso essere d’accordo  però l’incontro è utile in quella data per capire cosa fare.

Termine  trascrizione  ore 23 circa a riunione ancora  in corso.