RADICALI ROMA

RESOCONTO DELLA RIUNIONE RADICALI ROMA 30/01/07

RIUNIONE RADICALI ROMA DEL 30 GENNAIO 2007

IERVOLINO
Direi di partire dall’ultimo punto all’Odg, chiedendo a chi si sta occupando delle procedure burocratiche e amministrative per l’eventuale pubblicazione del giornale di dirci qualcosa.

MASCIOTTI
Legge alcune notizie ricavate da documenti dell’Agenzia delle Entrate, circa le tipologie delle Associazioni: non riconosciute, riconosciute etc. Sostanzialmente un’associazione non riconosciuta come  la nostra nel momento in cui percepisce delle quote, o fornisce dei servizi a fronte dei quali percepisce dei contributi, non è configurata un’attività commerciale. Quando invece si dovesse espletare un’attività commerciale anche associata (come la pubblicità) bisogna adeguarsi alle normative fiscali vigenti, con adeguati registri atti a comprovare i movimenti di denaro, che esulano dalla semplice percezione delle quote.

IERVOLINO
A questo punto  dobbiamo avere un incontro con un commercialista e credo che potremmo contattare quello già consultato da Paciaroni, magari prima di martedì prossimo quando avremo un incontro più operativo con i pubblicitari.

PACIARONI
Non dovrebbero esserci problemi ad organizzare un incontro.

IERVOLINO
Nel frattempo in settimana ci informiamo su come, quando e a quanta spesa registrare l’eventuale testata presso il tribunale. Come direttore abbiamo sicuramente la disponibilità di Vecellio e/o Gaetano Dentamaro.
Masotti ha preparato la versione quasi definitiva della web-zine (la fa girare) che sarà pronta in un paio di giorni e sarà postata insieme alla prossima News letter, con un link al sito dove si troverà la web zine in formato PDF.
Per la raccolta firme martedì scorso abbiamo incontrato le organizzazioni GLBT, con i risultati consultabili sul resoconto; comunque loro si sono dimostrate disponibili a collaborare. Per intanto domani (31 gennaio NdR) alla Camera si votano le mozioni sui PACS ed il disegno di legge pare che slitti al 15 febbraio. Dalle indiscrezioni uscite sul compromesso Bindi-Pollastrini pare che, anche se ci fosse una presentazione effettiva del Ddl, comunque ci sarà un iter parlamentare lungo; allora dovremmo capire se nel frattempo si vuole fare qualcosa o semplicemente aspettare le evoluzioni; l’ho chiesto anche alle Associazioni che manifestano comunque una sorta di insoddisfazione sulle ipotesi di testo. Noi incontreremo queste associazioni lunedì prossimo per capire esattamente cosa fare; sarebbe utile capire fra di noi come presentarci a quest’incontro: comunque decisi a fare la campagna o temporeggiare in attesa delle decisioni nazionali? Martedì scorso noi siamo stati propositivi e loro disponibili, ma che posizione decidiamo di prendere noi come Radicali Roma. Personalmente credo che dovremmo comunque sfruttare quei 2-3 mesi per spingere localmente sulla questione

CARTENY
Anche perché comunque se si arriverà ad un’approvazione sarà al ribasso e quindi abbiamo ampio spazio di manovra e visibilità

PINNA
 Le associazioni che abbiamo incontrato e che ho contattato anche personalmente in questi giorni hanno dimostrato molta attenzione all’iniziativa, anche se molte di loro sono state prese da molte iniziative in questi giorni. Proponevamo loro comunque di recepire e pubblicizzare l’appello (che vi ho sottoposto in mailing list) e si sono dimostrate disponibili; il secondo step è organizzare una conferenza stampa di lancio e la CGIL – nuovi diritti ha manifestato disponibiltà a prestarci una delle loro sale; terzo organizzare un evento-serata di lancio. La LIFF ha manifestato incertezza se appoggiare o meno questa iniziativa o quella nazionale loro, che è però in una fase embrionale. Arcilesbica assolutamente positiva e disponibile. Gay-lib (di destra) ha manifestato buona disponibilità, così come il gruppo Pesce (nuotatori gay). La Rosa Arcobaleno disponibilità a parole ma meno concreti. Nei miei contatti ho spinto parecchio sul fattore tempo e quindi ho riconvocato tutti per lunedì sera.
Personalmente ritengo in base a quello che sta uscendo che i diritti nel progetto di legge sono sostanzialmente garantiti; però un punto cruciale è costituito dal fatto che i diritti sono riconosciuti, ma non il riconoscimento di fatto, un registro; siccome la nostra proposta spinge proprio su questo aspetto, mi sembra adeguato farlo, soprattutto se riuscissimo a farla entro il 10-15 febbraio.

MORINI
Perché la conferenza stampa si dovrebbe fare altrove rispetto a qui?

IERVOLINO
Perché la conferenza stampa dovrebbe seguire un iniziativa assembleare più grande e quindi lì avremmo spazi adeguati; se l’assemblea non si fa la conferenza stampa si farà qui.

MORINI
Ok grazie per il chiarimento.
Per quanto concerne il nostro agire, dico che aspettare non ha senso, perché verosimilmente l’iniziativa nazionale non verrà approvata e se così fosse il trovarci già in campo con un’iniziativa locale del genere ci farebbe trovare in una posizione favorevole anche per la visibilità; questo è valido anche nell’ipotesi che l’approvazione del DDL ci sarà, magari con un accordo al ribasso.

PANAZZOLO
A mio modo di vedere la raccolta delle firme a livello comunale ha un senso solo se raccordato al problema nazionale. Se a livello nazionale ci sarà un’autocertificazione ad hoc valente verso terzi, la raccolta locale per un registro comunale perde ogni senso e valenza politica. Quindi non ha senso cominciare la raccolta firme ora o anche fra 15 o 30 gg.

IERVOLINO
Ti chiedo se sei sicuro che ci sarà una legge nazionale?

PANAZZOLO
È ininfluente perché comunque l’istituzione di un registro comunale non porterebbe a modificazione dei diritti, anche perché fuori tempo: meglio qualche mese fa.

MASCIOTTI
Ti chiedo ma se il registro è così ininfluente, perché Veltroni tiene nel cassetto da 8 mesi la proposta di Quadrana? La valenza politica dirompente rimarrebbe intatta.

CARTENY
Ricordo che già fra l’estate e l’autunno pensammo alla raccolta firme e valutammo che il momento migliore sarebbe stato proprio gennaio-febbraio, in quanto avremmo avuto la visibilità per una sovraesposizione del tema per il dibattito nazionale che sarebbe scaturito dal DDL che era già in previsione.

MORINI
Secondo me per assurdo il fatto che il DDl verrà presentato fra pochi giorni lo ritengo un aspetto favorevole per la nostra battaglia, stante che è noto come io ritenga tale mobilitazione un’azione a solo scopo politico, cosa che probabilmente 3 – 6 mesi fa avrebbe rischiato di finire e morire in un dibattito, con l’iniziativa popolare poi magari bocciata (ma anche l’approvazione  non avrebbe cambiato la sostanza) e quindi scarsa risonanza alla battaglia politica, soprattutto con il sopraggiungere di in DDl di superamento.

PANAZZOLO
Quello che volevo dire è che dal nostro punto di vista dovremmo tenere presente che il nostro obiettivo è evitare un compromesso al ribasso e la nostra iniziativa rischia di essere di retroguardia. Quindi anche poco spendibile dal punto di vista politico.

GARBELOTTO
Volevo ricordare che quello che è stato fatto a livello locale in passato si era sviluppato perché il governo nazionale era delle destre che rifiutava anche solo l’idea del dibattito. Dopo l’iniziativa di Padova il governo, che nel frattempo è diventato di sinistra, è giunto uno stop dicendo che ci sarebbe stata una proposta a livello nazionale.

MASOTTI
La contingenza della battaglia è data anche dalla tradizione radicale che ha sempre sottolineato come anche i nomi delle cose fanno sostanza.

IERVOLINO
Il punto successivo è il lavoro fatto sul bilancio comunale. Con Quadrana abbiamo depositato 10 Odg che verranno discu
ssi in aula fra giovedì e venerdì. I più salienti sono inerenti a: albo dei consulenti e professionisti su Internet, consultori e fondi per una campagna ai giovani sulla cultura della contraccezione, e-democracy con diretta delle sedute, società in house con pubblicazione on line di ogni società con nomi dei consiglieri stipendi e curriculum, cessione delle azioni delle società in-house, precariato e lavori interinali, farmacap con farmacie come punti di primo soccorso. Giovedì mattina faremo una conferenza stampa in via delle Vergini con Quadrana, nella quale sottolineerò lo scandalo che l’incremento dell’IRPEF da 0.2 – 0.5% farà incassare circa 105 milioni di euro, con incremento delle consulenze esterne fino a 110 milioni di euro rispetto ai 40 milioni attuali (circa un 70% in più).

MASCIOTTI
Mi colpisce che per i capitoli di spesa le spese del personale incidono per circa un terzo, con molte delle attività istituzionali che sono garantite dalle aziende partecipate