RADICALI ROMA

RESOCONTO DELLA RIUNIONE RADICALI ROMA DEL 22/12/2006

IERVOLINO
Sulla raccolta firme per la petizione da presentare al Comune sui PACS ho sentito in settimana un addetto comunale che mi ha detto che ci vogliono 10 persone, iscritte alle liste elettorali del Comune, a costituire un Comitato Promotore, costituito senza atto notarile- Le firme possono essere raccolte senza autenticatore al momento dell’apposizione, ma con un garante al momento del deposito in Comune: si deve far garante uno dei membri del Com. Prom.
Sulla questione della necessità della doppia firma  per ottenere il consenso al trattamento dei dati abbiamo un problema tecnico pratico: la modulistica per la raccolta firme per queste petizioni è prestampata su moduli del Comune; potremmo risolvere con un secondo modulo come abbiamo fatto per i tavoli recentemente, anche se sarà in qualche modo un limite. Dovremmo puntare ad iniziare ad inizio – metà febbraio.

BACARO
Ricordiamoci dell’iniziativa dell’11 febbraio anticoncordataria, forse meglio subito dopo.

MORINI
Anzi secondo me dovremmo sfruttare proprio quella data per il lancio dell’iniziativa. Ma sentiamo cosa ha da dirci in proposito Diego.

SABATINELLI
Innanzitutto per chi è credente gli Auguri di buon natale. Poi volev parlarvi di 2 cose:
1) Con Staderini, Toniollo ed altri siamo stati alla riunione del social forum “Facciamo breccia”; questo incontro è stato registrato da Radio Radicale e vi invito a riascoltarla, soprattutto gli interventi da fine mattinata a quelli dopo la pausa pranzo, più politici. Si è arrivati ad un documento che spieg un po’ la composizione di questo Social forum, che fondamentalmente ha 3 componenti: GLBT, UAAR, sinistra anatagonista (Cobas, centri sociali..). Isolatamente le 3 parti non contano molto, ma messe insieme l’anno scorso hanno riunito 3-4000 persone in piazza l’11/02. Dopo il pranzo sono iniziati gli interventi meramenet politici, per indicare che impronta dare al movimento e alla manfestazione. Per primo nel pomeriggio ha parlato Staderini che si è presentato come cariche istituzionali e storia politica, per poi dire che i Radicali Italiani appoggiano l’iniziativa; questo ha suscitato interventi a raffica da parte dei rappresentanti della sinistra radicale, forse temendo di perdere il monopolio politico. Dopo questa ondata con Marcello abbiamo concordato un intervento (mio) di basso profilo, dicendo che la partecipazione sarebbe potuta avvenire senza simboli di partito, cercando così di farli esporre sul taglio che intendevno dare all’iniziativa. Poi è intrevenuta una responsabile del Mario Mieli che ha detto che la retorica dell’antifascismo avrebbe potuto far perdere consensi all’evento, se lasciata al monopolio dei gruppi della sinistra antagonista. Sono poi seguiti interventi sulla stessa falsa riga. Abbiamo capito quindi che la componente sinistra radicale è tutto sommata minoritaria. Ci siamo lasciati dandoci un appuntamento per il 21 gennaio per un nuovo punto della situazione, magari dopo alcune iniziative locali che ognuno si propone di fare. Per come la vedo io il nodo è riuscire ad affrancarsi dalla componente antagonista; se riuscissimo a marginalizzarli o per lo meno limitare il loro monopolio sui documenti politici, faremmo emergere le altre componenti, soprattutto la nostra se vogliamo impegnarci a fondo in questo. Nelle prossime settimane con Paoletti e Staderini tenteremo questa strada, per verificare se come Radicali riuscissimo a far emergere le tematiche antclericali, che sono peraltro storicamente le nostre.

2) A livello nazionale e locale sta riemergendo la posizione di Ruini e Ratzinger di attaccare il relativismo; noi dobbiamo essere capaci a tutti i livelli, sfruttando il momento politico generato da Pannella, di far emergere le nostre tematiche, perché questo infittirsi di incontri (Ruini – Veltroni; Ruini – Bertinotti) e la prossima intitolazione della Stazione Termini a Papa Giovanni Paolo II testimoniano l’inquietudine delle gerarchie vaticane per l’esplodere in questi giorni delle tematiche su PACS, Wely etc. Quindi la raccolta di firme a Roma sui PACS che ci proponiamo di fare la trovo molto positiva. Per rispondere alla intitolazione a Wojtila della Stazione ferroviaria di Roma, potremmo proporre di intitolare una strada a Nathan.

MORINI
Premetto che non sono d’accordo sul fatto che l’antifascismo venga vissuto come un fastidio. Pongo una questione di metodo: dobbiamo decidere se l’11 febbraio vogliamo allargarci ad altre realtà associative o se vogliamo egemonizzarlo come evento. Seconda questione di metodo: se facciamo un’iniziativa (per esempio la raccolta firme per i PACS) non mi interessa fare le “analisi del sangue” alle associazioni o movimenti che volessero aderire. Cosìper l’11 febbraio se vogliamo evitare la comtaminazione monopolizzante da parte degli antagonisti, non possiamo pretendere di avere noi soli le nostre bandiere. Anche perché sarebbe strategico non perdere il contatto anche con loro, che secondo me sarebbero utilissimi nella campagna raccolta firme.

IERVOLINO
la cosa che mi sento di sottolineare è che l’11 febbraio rischia di essere solo un momento, un’iniziativa fine a se stessa, con groso lavorio per tenere contatti e che poi magari finisce lì in termini di collaborazione con le forze che parteciperanno all’evento.

BLANCASIO
Per quanto concerne l’adesione alla raccolta firme potremmo accorgerci di avere delle mancate adesioni da parte di alcune componenti anche del mondo gay  e dell’ “arcipelago ” di  Facciamo Breccia.

IERVOLINO
Risollevo l’esigenza di avere in sede pr almeno 3 mesi una persona che si occupi full-time alla nostra Associazione radicali Roma. Per la raccolta firme  e quindi per il finanziamento della stessa (compresa la persona da tenere qui) ho pensato all’istituzione di un “Club dei 30 e oltre”: identificare una trentina di persone disposte a versare 100 euro per finanziare la campagna, sui cui costi h stimato una spesa di almeno 4 – 5000 euro. Entro il 1 gennaio dobbiamo, nel caso pensassimo di attuare questo progetto, aver identificato la persona che stia in sede e quindi i 30 almeno del Club; personalmente sono disponibile a farne parte e so che altri in questa sala hanno manifestato volontà simili; inoltre ho un indirizzario storico di amici dei radicali ai quali potremmo chiedere l’adesione.  Teniamo presente che per 5000 firme in 3 mesi dobbiamo raccoglierne almeno (ma solo almeno: l’obiettivo di fare molto di più) 60 al giorno.

BIANCHI
Volevo solo lanciare l’idea di sentire la neonata Associazione Rosa Arcobaleno.

Nota del curatore: la riunione è stata molto informale e ci sono stati diversi interventi “fulmine” che hanno contribuito al dibattito ma che non ho avuto modo di appuntare.