Dichiarazione di Alessandro Capriccioli, Segretario di Radicali Roma
L’immobilismo della Regione Lazio in materia dei rifiuti continua, tanto è vero che a parte le roboanti dichiarazioni di illustri esponenti della Giunta Zingaretti, in tre anni nulla è stato fatto. Basti pensare che la procedura di infrazione 2011_4021 è ancora pendente nonostante sia già giunta una condanna della Corte di giustizia dell’Unione europea. La sentenza del 15 ottobre 2014, infatti, censura la Regione Lazio per non aver creato di una rete integrata ed adeguata di impianti di gestione dei rifiuti. Mancanza sottolineata anche dal Tar sul ricorso riguardante Rida Ambiente. Appare chiaro, quindi, che il presidente Zingaretti e l’assessore Buschini non possano più perdere tempo giacché una seconda condanna della Corte di giustizia comporterebbe il pagamento di elevate sanzioni pecuniarie. Multe che, sempre sulla questione rifiuti, sono già arrivate al nostro Paese conseguentemente alle discariche abusive non bonificate. L’Italia infatti, ad oggi, ha pagato alla Commissione europea 113.2 milioni di euro per 200 siti non a norma. Di questi 21 sono nel Lazio, e dal dicembre 2014 ad oggi ne sono stati bonificati solamente 6. Motivo per cui, nel silenzio generale, il MEF ad inizio aprile 2016 ha scritto al Presidente Zingaretti poiché il Governo, attivando il principio di rivalsa, pretende anche dalla Regione Lazio i soldi che lo Stato ha anticipato per la condanna sulle discariche abusive. La cifra, per ora, come quota parte della sanzione complessiva ammonterebbe a circa 11 milioni e 400 mila euro ma purtroppo nessuno ne parla.