RADICALI ROMA

Rifiuti: servono parametri certi per lo smaltimento dei rifiuti organici stabilizzati

“Nella condizione di difficoltà in cui sta nuovamente precipitando la gestione dei rifiuti a Roma, alcune questioni specifiche assumono un’importanza particolare”. Così in una nota Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma e Consigliere regionale del Lazio di +Europa, e Massimiliano Iervolino membro della direzione nazionale di Radicali Italiani.
“Il trattamento dei rifiuti solidi urbani è importante per diminuire il carico inquinante di ciò che viene smaltito in discarica. Questo vale soprattutto per la parte organica che, dopo il passaggio nei TMB, acquisisce il codice CER 190501: migliore è il trattamento, più bassa è la putrescibilità, e quindi minore sarà la formazione di percolato. Fino a dicembre del 2017, l’ammissibilità in discarica di questi rifiuti si misurava con l’indice di respirazione dinamico: valori superiori a 1.000 ne vietavano lo smaltimento, valori inferiori lo autorizzavano. Il problema è sorto il 14 dicembre 2017, quando il Ministero dell’Ambiente ha inviato a tutte le regioni un’assurda circolare, secondo cui l’ammissibilità in discarica dei rifiuti con codice CER 190501 può essere autorizzata anche per i rifiuti con indice di respirazione dinamico superiore a 1.000, a patto che ci sia una “consistente riduzione” dell’attività biologica dei rifiuto. Appare evidente che questa condizione lascia spazio all’arbitrarietà, perché “la consistente riduzione” dovrebbe essere definita da ciascuna delle autorità regionali competenti, col risultato di una ammissibilità in discarica che varia da regione a regione o addirittura da discarica a discarica. La circolare assume un valore ancora maggiore nella Regione Lazio, visto che in questo territorio più volte sono stati segnalati problemi in merito alla stabilizzazione dei rifiuti. Quindi abbiamo presentato un’interrogazione all’Assessore Massimiliano Valeriani, per sapere se la Regione Lazio, come condizione per la conferibilità dei rifiuti identificati dal codice 190501 in discarica, si attenga al limite di 1.000 come indice di respirazione dinamico o se si accontenti solo di una “consistente riduzione” dell’attività biologica dei rifiuto nella trasformazione da urbano a speciale. E’ una questione molto tecnica – concludono Capriccioli e Iervolino – che tuttavia ha un’enorme importanza ambientale.”

 

“Nella condizione di difficoltà in cui sta nuovamente precipitando la gestione dei rifiuti a Roma, alcune questioni specifiche assumono un’importanza particolare”. Così in una nota Alessandro Capriccioli, segretario di Radicali Roma e Consigliere regionale del Lazio di +Europa, e Massimiliano Iervolino membro della direzione nazionale di Radicali Italiani.
“Il trattamento dei rifiuti solidi urbani è importante per diminuire il carico inquinante di ciò che viene smaltito in discarica. Questo vale soprattutto per la parte organica che, dopo il passaggio nei TMB, acquisisce il codice CER 190501: migliore è il trattamento, più bassa è la putrescibilità, e quindi minore sarà la formazione di percolato. Fino a dicembre del 2017, l’ammissibilità in discarica di questi rifiuti si misurava con l’indice di respirazione dinamico: valori superiori a 1.000 ne vietavano lo smaltimento, valori inferiori lo autorizzavano. Il problema è sorto il 14 dicembre 2017, quando il Ministero dell’Ambiente ha inviato a tutte le regioni un’assurda circolare, secondo cui l’ammissibilità in discarica dei rifiuti con codice CER 190501 può essere autorizzata anche per i rifiuti con indice di respirazione dinamico superiore a 1.000, a patto che ci sia una “consistente riduzione” dell’attività biologica dei rifiuto. Appare evidente che questa condizione lascia spazio all’arbitrarietà, perché “la consistente riduzione” dovrebbe essere definita da ciascuna delle autorità regionali competenti, col risultato di una ammissibilità in discarica che varia da regione a regione o addirittura da discarica a discarica. La circolare assume un valore ancora maggiore nella Regione Lazio, visto che in questo territorio più volte sono stati segnalati problemi in merito alla stabilizzazione dei rifiuti. Quindi abbiamo presentato un’interrogazione all’Assessore Massimiliano Valeriani, per sapere se la Regione Lazio, come condizione per la conferibilità dei rifiuti identificati dal codice 190501 in discarica, si attenga al limite di 1.000 come indice di respirazione dinamico o se si accontenti solo di una “consistente riduzione” dell’attività biologica dei rifiuto nella trasformazione da urbano a speciale. E’ una questione molto tecnica – concludono Capriccioli e Iervolino – che tuttavia ha un’enorme importanza ambientale.”